La storia che andiamo a raccontare è realmente accaduta. Non pubblicheremo ovviamente per privacy i nomi dei protagonisti, ma siamo certi che quando la leggeranno avranno modo nel riflettere sulla loro relazione.
Il rapporto fra queste due persone sorge virtualmente nei mesi estivi del 2018, anche se c’era stato un primo approccio nel 2017, ma senza esito positivo.
La storia è delineata da conflitti interiori di uno dei due partner ove nell’arco della giornata, la cosiddetta quotidianità, aveva risvolti quasi sempre negativi con comportamenti altalenanti dall’euforia alla depressione.
Questa relazione, sin quando era un piacevole rincorrersi iniziale nel frullatore dell’amore, sembrava un film molto romantico, ma la vita poi ti presenta il conto.
Così dopo quasi tre anni passati a rincorrere lucciole per lanterne si arriva ad Aprile 2021, ove avviene un ultimo definitivo litigio, basato su cosa? La gelosia. Si, ma…aspettate a dire, eh allora…si tratta di un tradimento.
Come saprete si può essere gelosi in amore, ma non è ammesso che ciò diventi ossessività ed inoltre non a senso unico. Cosa intendiamo dire? Leggetevi quanto segue.
Dunque il protagonista ci racconta che, uno dei due partner ad un certo punto ha fatto presente all’altro che da diverso tempo non c’èra più un dialogo (ma forse non c’è mai stato veramente in quanto per la verità era piuttosto caotico, pieno di incongruenze, ironie, ipocrise, ed altro).
Le discussioni vertevano quasi sempre nel accusare l’altro partner riportando argomenti già trattati nel passato che, in una relazione fra persone adulte e consapevoli di consueto non vengono ripetuti….salvo si nutre del rancore…astio (brutta cosa!)
Quando poi uno dei due ha sottolineato che il comportamento altalenante nella relazione era diventato particolarmente ‘pesante’, ecco che uscì l’affermazione su una data ben precisa, puntando il dito verso una persona Z, coinvolgendola nella ‘gelosia’.
Il fatto al quale adduceva, uno dei due partner, era che l’altro aveva risposto ad un commento ritenuto un pò troppo ‘mieloso’…così…curiosamente siamo andati a leggere ed abbiamo riscontrato che la frase era in sequenza di una opinione dell’autore diretta ad un politico (uomo).
Ci siamo quindi chiesti perché coinvolgere ‘Z’ ed allora siamo venuti a sapere che altre volte era accaduto su specifici commenti in argomenti sull’amore, l’affetto. Si…avete letto bene…commenti…non tradimenti con sesso a iosa o affettuosità con baci e abbracci (come invece l’altro partner fa di consueto con i suoi amici maschi). Niente di tutto ciò, soltanto risposte a commenti peraltro a persone sconosciute.
Il problema alla radice è che il partner ‘geloso’ ha un bambino interiore con il quale ha dei problemi, pertanto non può avere una sana relazione.
Ma cos’è effettivamente la gelosia? Da quanto si legge é la convinzione nel avere il diritto di vietare o imporre determinati comportamenti al partner anche su terzi (conosce, lavora, collabora, interagisce socialmente).
Ora prendiamo in prestito queste frasi da un commento di un utente in un sito web :”La vita non è fatta di idee, quello che importa viene prima delle idee, prima delle chiacchiere, prima che qualcuno abbia detto qualcosa. E dopo… Non è come seguire un copione, altrimenti sembra come recitare in un film, uno dice quello che deve dire, fa quello che deve fare, come avesse registrato il modo di comportarsi” (1).
Quindi ripetiamo la domanda fatta un pò sopra, ovvero secondo voi cari utenti è vera o falsa la motivazione sulla gelosia addotta da uno dei due partner ?
Il problema secondo noi va ricercato su cos’è l’Amore, ovvero non educarla, ma sostenerla sinceramente, anche se come dice l’autore del testo sopra indicato:”Abbiamo idee migliori o concetti, perché nel momento che noi cerchiamo di prendere le redini di un rapporto e di una relazione per pilotarla, allora non stiamo più amando la persona per quello che è, ma per quello che vogliamo, e questo amore non è un amore autentico, ma un amore idealizzato. Quindi diciamo a parole “Ti voglio bene così come sei, ma poi nei fatti non lo dimostriamo“.
E continua ancora tale autore con:”Certo, noi amiamo incondizionatamente, senza pretesa, ma questo non significa che non porta sofferenze, ma bisogna imparare ad amare, imparare a ricordarci che vivere significa soffrire, che amare significa dare un senso alle nostre sofferenze, e che dopotutto è bene essere ricambiati, altrimenti non è amore, ma è come guidare in mezzo all’odio, così come l’oscurità non può guidare l’oscurità e ha bisogno della luce”.
Quella luce s’intende la sincerità nel rapporto ove se tu chiedi al partner di essere se stesso, onesto, trasparente, sincero, poi devi contraccambiare in eguale misura e se non lo fai sei una persona ipocrita?
(Fine Prima parte)
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Nota di redazione
(1) Quora