Lo Spirito di Dio ha risuscitato Gesù dai morti ed abita in noi e darà la vita anche ai nostri corpi mortali. Ora, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono suoi figli.
Le parole sopra in sintesi sono quelle che leggiamo in Romani 8, 11.14-17, ove Dio ha pagato un prezzo per raggiungere me e te e portarci poi alla Sua presenza: il prezioso sangue del Suo Figlio Unigenito.
Gesù, Soffrendo la morte per ognuno di noi, ha pagato con la Sua vita il prezzo per i nostri peccati e ha cancellato le nostre colpe. Ora Dio può perdonarci e accoglierci come figli.
L’apostolo Paolo dichiara, colmo di gratitudine verso Cristo: ” … mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Galati 2:20).
La nostra filiazione adottiva è la condivisione dell’eredità col Figlio Gesù: «eredi di Dio, coeredi di Cristo». È il grande destino di gloria, di comunione piena, di eternità che ci attende, dopo però che noi abbiamo condiviso anche la via oscura della sofferenza e della morte come aveva fatto lo stesso Figlio. Infatti, subito dopo, l’Apostolo aggiungerà: potremo «partecipare alla sua gloria, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze» (8,17).
Quel velo che copre i nostri occhi non è possibile toglierlo in questa vita terrena, ma soltanto con la morte necessaria e purificatrice. A differenza di ogni altra creatura, la nostra vita è immortale, perché il Signore ci ha fatti a Sua immagine, con un anima vivente.
Quando il nostro corpo muore e la nostra esistenza terrena termina, l’anima e lo spirito continuano a vivere per sempre. Tra mille anni sarai più vivo di quanto tu lo sia in questo momento, la tua storia non finisce in cimitero.
C’è un futuro glorioso per tutti quelli che ripongono la propria fede in Cristo e, d’altra parte, uno oscuro per chi rifiuta la Sua grazia. Il messaggio dell’Evangelo è chiaro: se accogliamo il dono della salvezza in Cristo la nostra vita può acquistare un senso del tutto nuovo e una trionfante prospettiva che si staglia oltre la morte.
La partita della tua eternità si sta giocando oggi, sei tu che devi scegliere da che parte stare! Gesù inoltre ha detto: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà” (Gv 11, 25).
Noi crediamo alle parole di Gesù ed è per questo che da cristiani dobbiamo vedere la morte non come la fine di tutto, il vuoto, la tomba e l’oscurità ma come l’inizio di una vita eterna tra gli eletti del Signore.
La domanda sorge spontanea, ovvero sei pronto a morire oggi e andare al cospetto di DIO ?
FONTI
cristianitoday.it
gesutiamaonline.com