La pratica di scegliere le persone che interessano nell’ambito della chiesa è ormai cosa risaputa e, spesso, l’opportunismo prevale anche nel buon senso di evitare nel inglobare elementi disgreganti od aventi caratteri irascibili talmente evidenti i quali non avrebbero quella nomina se non perché forieri di denaro in donazioni cospicue.
Quando alle prime avvisaglie si evidenziano chi sono realmente, difficilmente arrivano a questi bipedi immeritevoli le consuete pedate nel deretano o le fustigate come fece Gesù nel tempio ai mercanti.
Pertanto i conflitti d’interessi, gli inciuci di bottega ed i clientelismi di varia natura e genere sono all’ordine del giorno, dal basso all’alto, nei meandri di quei posti ritentui sacri e inviolabili, ma pregni purtroppo di nefandezze da scomunica.
Il fatto di cronaca sotto riportato non deve meravigliare più dit anto, in quanto hanno buoni maestri in alcune chiese di culti ovviamente anche differenti da quella cattolica.
Avviene così che il vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, Italia, mons. Michele Fusco ha deciso di “abolire” definitivamente nella sua giurisdizione ecclesiale la presenza di padrini e madrine del Battesimo e della Cresima.
Questa decisione, approvata da uno decreto speciale, è stato preso dopo oltre tre anni di discernimento, ha confermato Mons. Firmo un dialogo telefonico con ACI Prensa questo venerdì 28 luglio.
Secondo il vescovo, la decisione si basa sul fatto che i padrini erano stati precedentemente scelti “per criteri e scopi diversi (correlati, amicizia, interesse), indipendentemente dal loro ruolo specifico”, che è “trasmettere la fede e testimoniare in prima persona “.
La misura è stata attuata e attuata alla fine del triennio ed è stata adottata dopo aver consultato il Collegio dei consulenti e il Consiglio presbiterale. “L’abolizione dei padrini e delle madrine nei sacramenti del Battesimo e della Cresima è illimitata”, ha scritto mons. Fusco in esso decreto di abolizione.
Negli ultimi anni, anche altre diocesi in Italia hanno adottato misure simili. Tuttavia, è importante ricordare che, a livello generale nella Chiesa cattolica, il ruolo dei padrini e delle madrine del battesimo e della conferma continua.
Il Conferenza episcopale d’Italia (CEI) suggerisce di selezionare attentamente padrini e madrine. Sebbene la misura abbia generato alcune controversie, cerca di recuperare il ruolo originale dei padrini nella Chiesa cattolica.
La CSI ha invitato a riformulare il ruolo dei padrini e delle madrine a causa delle difficoltà nel trovare persone che accompagnino i bambini nella preparazione dei sacramenti e che siano esempi di fede.
I vescovi italiani nel documento Troviamo Gesù (Troviamo Gesù), N.70, suggerisce che l’elezione dei padrini sia fatta con cura, assicurandosi che siano persone mature nella fede e rappresentative della comunità, approvate dal pastore e in grado di accompagnare il candidato sulla sua strada verso sacramenti.