Fondata intorno al 1191 sui resti di una preesistente fabbrica probabilmente araba, come confermano i ritrovamenti degli anni ‘80, la chiesa della Santissima Trinità deriva il suo nome di “Magione” dall’esser stata Mansio dei Teutonici che la ebbero affidata nel 1197 da Enrico VI dopo l’iniziale assegnazione ai Cistercensi da parte di Matteo D’Ajello, Vice Cancelliere di Guglielmo II e successivamente Cancelliere sotto l’ultimo re normanno, Tancredi.
I Cavalieri Teutonici ne conservarono il possesso fino alla loro espulsione, avvenuta nel 1492, ed in quell’anno essa fu affidata agli abati Commendatari ai quali si devono diverse aggiunte e rifacimenti operati fino alla fine del ‘700 quando i re borbonici ne entrarono a loro volta in possesso aggiungendo un portico di gusto neoclassico, eliminato poi da ulteriori interventi realizzati nel 1875 da Giuseppe Patricolo e nel 1920 dal Valenti che ebbero, se non altro, almeno il merito di recuperare l’aspetto originario dell’edificio malgrado un certo arbitrio che provocò il sacrificio di alcuni elementi originali.
Gli ultimi restauri sono stati operati a seguito dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale che la danneggiarono pesantemente.
Fonte: iccd.beniculturali.it