
Il Sabato, scritto testualmente sulla Bibbia, è un PATTO ETERNO fra Dio e l’uomo. Non è quindi ingenuo pensare che il giorno di riposo sia rimasto realmente il Sabato in quanto Dio non scioglie i legami fatti sulla terra (Anche questo scritto sulla Bibbia). È invece la conclusione logica.
Non sappiamo se il tempo santo del settimo giorno della Creazione sia il medesimo che si ripete ciclicamente fin oggi col nome di sabato; possiamo immaginare che il tempo mitico della Creazione iniziò di sabato nella prima settimana del cosmo, e che nel giardino dell’Eden tutti i giorni della settimana fossero di sabato, cioè momenti di gioia e letizia che avrebbero potuto proseguire quotidianamente per sempre.
Tale condizione paradisiaca è stata persa dalla disubbidienza originale (o peccato originale) e viene progressivamente riportata sulla Terra dal ritorno glorioso di Cristo: è una condizione di agio e di attività entusiastica a cui i cristiani anelano per sé e per l’universo.
Gesù Cristo con il termine “comandamenti” non intende automaticamente il Decalogo. Nella bibbia il termine indica generalmente la volontà di Dio. Infatti Gesù stesso indica come comandamenti leggi che non sono nel decalogo come:
“amerai il prossimo come te stesso” (comandamento che non è nel decalogo) – Matteo 19,19 – oppure “non frodare” (altro comandamento che non è nel decalogo) – Marco 10,19. Anche gli ebrei del tempo più esperti nella legge con il termine comandamenti non intendevano esclusivamente il decalogo. Infatti il giovane che osservava la legge sin dalla sua giovinezza quando senti’ parlare di comandamenti da Gesù non intese automaticamente che si trattava del decalogo ma chiese “quali comandamenti?” – Matteo 19,18.
Per avere la vita eterna occorre essere graziati da Dio e riceverne il dono di volontà di bene (o “buona volontà”); osservare i 2 comandamenti evangelici è segno di questa Grazia, segno di salvezza.
I rituali veterotestamentari e tutta la legge di Mosè incluso il riposo sabbatico sono ritenuti dal cristiano comandamenti che una volta erano necessari, in quanto i comandamenti nuovi non erano assimilabili (Cfr. Mt 19:8 «Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli; ma da principio non era così»); continuare a volerli osservare per avere in cambio la vita eterna rientra in una logica di scambio, una logica commerciale e rigida, perché le leggi per quanto precise non possono coprire PER SEMPRE tutte le vicende e i casi umani.
Persino gli stati moderni più evoluti riconoscono che le leggi devono essere interpretate nel loro spirito e non prese “alla lettera”. La salvezza è donata da Dio, e non è neppure conseguenza del successo dell’insuccesso esteriore della volontà di bene.
Il cristiano non subordina la condizione paradisiaca ai risultati delle proprie azioni, non ha attaccamento ai risultati, ma (forse a differenza del buddhista) è affezionato alla vita anche nelle sue forme materiali. wikiepdia