
Nell’anno 43, quando i romani conquistarono la Britannia, esisteva già un piccolo villaggio chiamato Durwhern che, con il nuovo nome di “Durovernum”, diventò il centro amministrativo della regione di Kent e una delle tappe d’obbligo sulla via che univa Londra alla costa.
La regione, coinvolta nelle conquiste prima degli juti e in seguito degli angli e dei sassoni, alla fine del VI secolo divenne un regno sassone. Anche la sua capitale, una delle poche città romane che non furono abbandonate in seguito alle invasioni, aveva un nome sassone che conserva ancora oggi, Cantwarabyrig, “la città degli uomini del Kent”.
In quel tempo l’Inghilterra era ancora prevalentemente pagana. La sua evangelizzazione ebbe inizio a Canterbury e da allora ciò ha conferito alla città il carattere di capitale spirituale dell’isola, in quanto fu innanzitutto destinata a sede primaziale della Chiesa di Roma e, in seguito, anche di quella d’Inghilterra.
Nel 597 il monaco Agostino sbarcò sulla costa del Kent, inviato da papa Gregorio Magno per convertire i sassoni. Fu amichevolmente ricevuto dal re Etelberto, ancora pagano, benché sposato con una principessa dei Franchi di religione cristiana, Berta. Su una collina, fuori dalle mura romane della città, la regina aveva fondato una chiesa dedicata a san Martino, che ancora esiste ed è considerata la chiesa consacrata più antica d’Inghilterra.
Poco tempo dopo il re e i suoi sudditi si convertirono al cristianesimo. Agostino, che aveva già fondato un monastero, decise allora di edificare una chiesa più grande all’interno delle mura della città. Il Papa concesse a questa chiesa il rango di cattedrale, così Canterbury divenne la prima sede episcopale d’Inghilterra e il monaco Agostino il suo primo vescovo.
Alla fine del VII secolo la città fu riconosciuta come sede primaziale d’Inghilterra. Il monastero di Agostino scomparve nel corso delle invasioni vichinghe, che devastarono l’Inghilterra nei secoli IX e X. Venne ricostruito nel 978 dall’arcivescovo Dunstan, che lo consacrò al suo fondatore, nel frattempo canonizzato dalla Chiesa.
Anche la cattedrale fu riedificata in due occasioni: dopo l’attacco danese del 1013 e dopo la conquista normanna del 1066.
La Cattedrale di Canterbury è il primo esempio importante di architettura gotica inglese, che si manifesta per la prima volta nella costruzione del coro e tre ordini, quello della navata, il triforio e il cleristorio.
La cattedrale ha una pianta a croce latina che, durante le aggiunte è stata stravolta: nel coro absidato sono presenti 5 cappelle radiali, la principale delle quali, quella assiale, è nota come Cappella della Trinità, anticipa uno spazio successivo, la corona.
Per questo motivo l’architettura di questa cattedrale risulta poco unitaria; piuttosto la chiesa sembra essere costituita da ambienti distinti l’uno dall’altro, diversi anche nello stile.
Le caratteristiche gotiche della chiesa sono individuabili nelle volte costolonate ad arco acuto, nei diversi ordini raccordati dai pilastri polistili delle navate e dal senso di verticalità emanato. Già nella cattedrale di Canterbury è leggibile una tendenza decorativa dello stile gotico, poi realizzatosi nello stile decorato.
I pellegrinaggi al sepolcro di Becket portarono per secoli grande benessere alla città e alla sua cattedrale. I famosissimi Racconti di Canterbury, scritti nel XIV secolo da Geoffrey Chaucer, narrano proprio il viaggio di un gruppo di pellegrini da Londra al santuario di Tommaso Becket.
Alla metà del XVI secolo la riforma religiosa di Enrico VIII, che comportò l’abolizione degli ordini religiosi e del culto dei santi, pose fine a questa prosperità e ridusse l’importanza di Canterbury.
Fonte : Wikipedia