
Nella prima metà del XX secolo Pierre Teilhard de Chardin definì il fenomeno culturale come l’affermarsi della noosfera ossia della sfera in cui sono collocati tutti i significati riconoscibili dall’uomo. Come esiste una biosfera su tutta la superficie della terra, così si può dire che esiste anche una noosfera.
Uno dei quesiti che si pose (siamo alla fine della seconda guerra mondiale) era se le varie culture, come quelle storiche che si erano trasformate in grandi civiltà come la egiziana, la sumera, la ittita, la indiana ecc., potessero essere comprese dai contemporanei e se le stesse potessero essere a loro volta linfa viva di rinnovamento per la società.
Gli studi di antropologia culturale e di Sociologia degli anni fra il 1950-1970, in particolare grazie ai grandi maestri americani, indicarono che gli strumenti della ricerca culturale potevano essere usati per studiare le società contemporanee in cui lo studioso viveva.
Alfred L. Kroeber dimostrò che molti dei costrutti culturali che noi utilizziamo per la nostra vita arrivano da lontano e provano che la cultura si tramanda di generazione in generazione. Molti studiosi dopo di lui hanno dimostrato che un sistema culturale, quale esso sia, presenta tre proprietà: comunicabilità, trasmissibilità, condivisibilità.
La cultura è comunicabile perché, superata la barriera della lingua con la quale è espressa, è comprensibile a tutti e collocabile nel contesto storico che le è proprio. È trasmissibile perché sino a quando sopravvive essa tende a produrre un sistema sociale, o sistemi sociali su cui si appoggia.
Si trasmette alle nuove generazioni che la rinnovano e la arricchiscono. È, infine, condivisibile, perché anche se una persona è nata e ha vissuto in un sistema culturale diverso può abbracciare questa cultura e far parte di essa anche da protagonista.
Oggi a chi vuole entrare nella conoscenza della lingua straniera viene insegnato che deve anche imparare a conoscere ed amare la società che usa quella lingua. Abbiamo scoperto da allora che ogni sistema sociale, di per se stesso ha una cultura e per questo tende a generare un sistema culturale in cui il sistema sociale vive.
Dalla interazione di entrambi si forma quello che è definito il modello di vita. Questo processo è un processo di acculturazione. Se poi, per amore o per altre ragioni, la persona in questione sceglie di viverci, ecco che si integra.
Questa scelta non fa perdere la cultura di origine ma la arricchisce. Il fenomeno delle emigrazioni, per diventare favorevole e riuscire, chiede che ci siano dei canali istituzionali che favoriscano questi processi. L’ostacolarli non fa altro che peggiorare le qualità socio-politiche di una società entro la quale questi processi si manifestano.
Ci sono ancora da ricordare i sistemi sociali che per loro natura non sono unici non sono esclusivi ed esistono accanto ad altri come alle strutture sociali non ancora costituite come sistema. Questi fenomeni che interessano la Sociologia contemporanea sono diretti a studiare le costellazioni di strutture sociali. wikipedia