
L’antropologia culturale ha le sue radici nelle riflessioni che le scoperte geografiche suscitarono negli umanisti europei dei secoli XVI-XVII e nasce nel XIX secolo, tra Europa e Stati Uniti.
L’espansione della borghesia capitalista, lo sfruttamento delle terre coloniali, lo sviluppo e la protezione dei nuovi mercati, il rapporto ‘amministrativo’ con la ‘gente di colore’, lo sforzo connesso alla cristianizzazione dei ‘pagani’, furono tutte condizioni dello sviluppo degli studi antropologici.
Lewis Henry Morgan, Edward Burnett Tylor e James Frazer furono tra le prime figure di spicco di una disciplina che utilizzava principalmente materiali raccolti da altri, di solito missionari, esploratori, o ufficiali coloniali, Fin da principio, lo studio antropologico delle culture ‘altre’ fu spesso funzionale – per quanto riguarda gli studiosi in modo più o meno consapevole – alla dominazione e allo sfruttamento dei popoli entrati in contatto con l’espansionismo occidentale.
Popoli che per poter essere dominati, dovevano innanzitutto essere concepiti e in qualche modo ricondotti a schemi interpretativi precostituiti. Tuttavia, di pari passo, l’osservazione dell’umana alterità consentì di mettere in causa proprio quelli stessi schemi, di osservarli da punti di vista nuovi e inusuali, mediante uno sguardo confrontante e critico.
Sebbene in Inghilterra l’approccio antropologico ponesse al centro non tanto la cultura ma la società, fu proprio il britannico Tylor a dare la prima definizione di cultura: “presa nel suo più ampio significato etnografico è quell’insieme complesso che include il sapere, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume, e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società”.
Nel XIX secolo gli etnologi erano divisi: alcuni, come Grafton Elliot Smith ipotizzavano che i differenti gruppi umani dovessero in qualche modo aver appreso queste usanze simili gli uni dagli altri, sebbene in modo indiretto: in altre parole credevano che i tratti culturali si diffondessero da un luogo all’altro.
Altri pensavano che differenti gruppi fossero capaci di inventare credenze e pratiche simili indipendentemente l’uno dall’altro. wikipedia.