Gli storici e la Chiesa sanno chi erano e quale ruolo hanno avuto Lucio Elio Seiano e Ponzio Pilato. Lucio Elio Seiano (in latino: Lucius Aelius Seianus; Volsinii, 20-19 a.C. – Roma, 18 ottobre 31) è stato un militare e politico romano, ambizioso amico e confidente dell’imperatore Tiberio.
Prefetto del pretorio dal 14 al 31, fu il primo a utilizzare la carica per accrescersi potere e prestigio, rendendola un’influente branca amministrativa dello Stato.
La sua carriera fu una vertiginosa e repentina scalata al potere, togliendo di mezzo ogni avversario politico.
Allontanatosi Tiberio da Roma, Seiano divenne “consigliere e ministro di tutti gli affari”, ma quando l’imperatore incominciò a sospettare che il suo ministro volesse spodestarlo, lo fece destituire e condannare a morte.
Nella storiografia antica, Seiano è sempre stato considerato come una figura negativa. Tacito lo considera colui che istigò Tiberio al male, Svetonio invece ce ne parla come un mero strumento del principe, al quale forniva le situazioni per commettere i suoi crimini. Unico storico che lo elogia è Velleio Patercolo, che fu contemporaneo del prefetto.
Le motivazione dell’atteggiamento di Patercolo nei confronti di Seiano va ricercata, secondo Henry Dodwell (1641-1711), in un’amicizia fra lo storico e il prefetto nella cui caduta, come afferma Dodwell, Patercolo fu probabilmente coinvolto.
Nella storiografia contemporanea, la figura di Seiano è spesso stata ridimensionata rispetto al passato. Molti studiosi contemporanei, infatti, ritengono Seiano innocente da ogni tipo di cospirazione, considerati gli svantaggi che assassinare Tiberio gli avrebbe apportato, e anzi vittima lui stesso di una cospirazione di aristocratici, che lo vedevano come un elemento pericoloso.
Ora cosa c’entra Ponzio Pilato con Seiano e soprattutto perché Gesù venne crocifisso ? Dunque, le prove disponibili indicano che Pilato fu nominato prefetto della Giudea da Seiano. Questa prova consiste di due basi. Pilato venne inviato in Giudea nel 26 o nel 27 d.C. A quel tempo Seiano aveva una particolare autorità grazie a Tiberio, quindi Pilato divenne governatore.
Giuseppe Flavio descrive in dettaglio l’odio e le provocazioni di Pilato nei confronti del popolo ebraico, che verranno elaborati di seguito. Filone afferma che Seiano era antisemita e pianificava di distruggere completamente la razza ebraica.
Sebbene Tiberio fosse probabilmente anche antisemita, si rese conto dopo che Seiano fu smascherato che molte delle accuse mosse contro gli ebrei erano state inventate e così nel 32 venne emanato un decreto in tutto l’Impero per non maltrattare gli ebrei.
Pilato riceve l’editto di Tiberio dopo l’esecuzione di Seiano, poiché il suo trattamento degli ebrei cambia dopo il 32 dC.
Gesù morì mentre Pilato era procuratore della Giudea e, secondo il Nuovo Testamento durante. la Pasqua che cadeva di venerdì. I Calcoli astronomici accertano che ciò avvenne tra il 30 o il 33 EV.
Il drastico cambiamento nel comportamento di Pilato nei confronti degli ebrei nel processo di Gesù è molto coerente dopo il 31 d.C., ma incoerente prima di allora.
La crocifissione di Gesù avvenne come monito per gli ebrei al fine di bloccarne l’espansione, la cultura religiosa che si stava espandendo, quella politica dell’amore che minava il potere di Cesare.
La passione di Gesù è secondo alcuni manoscritti un enigma temporale, poiché gli ebrei misuravano il giorno da tramonto a tramonto e, secondo il calendario ebraico, ogni mese comincia con un novilunio e quindi la Pasqua cade nel plenilunio del mese di Nisan ovvero al tramonto del 14 Nisan che dà inizio al giorno 15 Nisan.
Il primo giorno degli Azzimi inizia al tramonto del 13 Nisan e prosegue fino al tramonto del 14 Nisan (Vigilia di Pasqua).
La decisione dell’arresto di Gesù è in contrasto con la norma inerente la Pasqua ed anche quella ebraica che impediva l’arresto durante la notte.
Se supponiamo che Gesù sia spirato durante il pomeriggio di Venerdì non si spiegherebbero i 3 Giorni e le 3 notti “nel ventre della terra”: in questo caso le notti sarebbero solo 2 (quelle del venerdì e del sabato) e i “giorni” si ridurrebbero ad uno solo, quello del sabato (essendo Gesù morto nel pomeriggio).
Peraltro com’è possibile che la notorietà di Gesù decadde in brevissimo tempo ? A tal punto che il popolo lo condannò a morte e scelse barabba ?
L’episodio del colloquio tra i sacerdoti e Pilato è avvenuto il sabato, ma secondo gli storici il sabato era vietata qualsiasi pratica ed anche gli spostamenti (non si potevano fare più di 100 passi).
I Farisei e i sacerdoti violarono il riposo del sabato, non solo recandosi da Pilato, ma anche svolgendo le operazioni di sigillatura inerente alla tomba di Gesù; in tale giorno era severamente vietato salvare un animale caduto in un fosso. Per quale motivo tutta questa fretta, violando le leggi di quel tempo?
Gesù venne immolato la Vigila di Pasqua come agnello, cioé nella Pasqua ebraica e non di quella essena (fariseica).
Il popolo che acclamò Gesù all’ingresso in Gerusalemme era costituito solo da Esseni, e quello che lo condannò di fronte a Pilato e che chiese la liberazione di Barabba era una folla costituita dalle varie fazioni ebraiche, Farisei, Sadducei e Zeloti, escluso però gli Esseni, che quel giorno, come detto, era rimasti confinati nel loro quartiere sul monte Sion.
Quanto sopra è importante storicamente poiché altrimenti Gesù non sarebbe stato crocifisso, in quanto gli Esseni avrebbero fatto il possibile per liberarlo.
Gesú venne “appeso all’albero” sul Golgota, a Nord Est di Gerusalemme, fuori le mura della città a parecchia distanza dal quartiere Esseno.
La morte di Gesú fu il risultato della vendetta dei Farisei e dei Sacerdoti, contro la fazione ebraica Essena, nell’ambito di una lotta fratricida interna al mondo ebraico.
Fonti
Storiografia di Seiano (Wikipedia).
Apostoli (centuryone.org).
Il Sejano tragedia di Saverio Pansuti. Consecrata all’illustrissima, ed eccellentissima signora d. Marina della Torre.
Seiano e Pilato, chiave di lettura (fuoridaglischemi.altervista.org).