La preghiera dell’Angelus consiste di tre brevi testi che raccontano l’episodio dell’Incarnazione sulla base del Vangelo di Luca (1,26-38), recitati come versetti e responsorio ed alternati con la preghiera dell’Ave Maria. Fin qui il testo indulgenziato.
Seguono il Gloria al Padre (detto tre volte o anche una sola volta), si può aggiungere il Requiem aeternam una volta. C’è chi aggiunge la recita dell’Angelo di Dio prima del Requiem.
Nella celebrazione comune chi presiede conclude con la benedizione. Questa ha una formula diversa a seconda che presieda un laico o un ministro ordinato (sacerdote o diacono) oppure un vescovo.
Quando è presieduta dal sommo pontefice, la benedizione è detta apostolica o papale e ha una formula diversa soltanto quella Urbi et Orbi.
Celebrazione
L’Angelus si recita tutti i giorni tranne che nel Tempo di Pasqua in cui è sostituito dal Regina Caeli e nei giorni della Passione del Signore nei quali è sostituito dall’antifona Christus factus est
La preghiera dell’Angelus è prevista per i tre momenti della giornata: «all’aurora, a mezzogiorno, al tramonto». I fedeli sono richiamati dal suono della campana dell’Ave Maria.
Questa campana ha segnalato per secoli l’inizio e la fine del lavoro nei campi e la pausa di mezzogiorno per il pranzo. In pratica, dato il mutare dell’organizzazione del lavoro, tra l’altro in una società sempre meno contadina, nelle comunità religiose e dai devoti la preghiera viene detta al mattino all’inizio delle proprie attività, prima del pranzo e al termine delle attività, in chiesa quando sono presenti i fedeli per una celebrazione prima delle altre azioni liturgiche al mattino e dopo di esse alla sera.
La preghiera si può recitare in ginocchio o in piedi e sempre in piedi dalla sera del sabato e la domenica, come pure in piedi va recitato il Regina Caeli nel tempo pasquale.
Chi presiede inizia con il segno della croce o premettendo la recita del segno della croce. Tradizionalmente, nel rispondere al terzo versicolo Et Verbum caro factum est, tutti si segnano sulla fronte, sulla bocca e sul petto.
Alla benedizione tutti si segnano con il segno della croce insieme a chi presiede se è un laico, se chi presiede è un diacono o un sacerdote i fedeli si segnano quando il ministro ordinato traccia su di essi il segno della croce o il triplice segno di croce se è vescovo.
Lo stesso ministro ordinato traccia un segno di croce quando dice con i fedeli il Requiem æternam.
Testi dell’Angelus
I testi qui proposti sono ripresi dal nuovo Benedizionale con le aggiunte tradizionali ancora in uso dai pontefici e in molti luoghi.
(LA) (IT)
℣. Angelus Domini nuntiavit Mariæ.
℟. Et concepit de Spiritu Sancto.
℣ Ave, Maria, gratia plena, Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
℟. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus nunc et in hora mortis nostrae. Amen.
℣. Ecce ancilla Domini.
℟. Fiat mihi secundum verbum tuum.
℣ Ave, Maria, gratia plena, Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
℟. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus nunc et in hora mortis nostrae. Amen.
℣. Et Verbum caro factum est.
℟. Et habitavit in nobis.
℣ Ave, Maria, gratia plena, Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
℟. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus nunc et in hora mortis nostrae. Amen.
℣. Ora pro nobis, sancta Dei Genitrix.
℟. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
℣. Oremus. Gratiam tuam quæsumus, Domine, mentibus nostris infunde; ut qui, angelo nuntiante, Christi Filii tui Incarnationem cognovimus, per passionem eius et crucem, ad resurrectionis gloriam perducamur.
Per eundem Christum Dominum nostrum.
℟. Amen.
℣ Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
℟. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.
℣ Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
℟. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.
℣ Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
℟. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.
℣ Pro fidelibus defunctis:
℣ Rèquiem aetèrnam dona eis, Domine,
℟. et lux perpètua lùceat eis.
℣ Requiéscant in pace.
℟. Amen.
℣ L’Angelo del Signore portò l’annunzio a Maria.
℟ Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
℣ Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
℟ Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
℣ Eccomi, sono la serva del Signore.
℟ Si compia in me la tua parola.
℣ Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
℟ Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
℣ E il Verbo si fece carne.
℟ E venne ad abitare in mezzo a noi.
℣ Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
℟ Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
℣ Prega per noi, santa Madre di Dio.
℟ Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
℣ Preghiamo. Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che nell’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
℟ Amen.
℣ Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
℟ com’era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.
℣ Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
℟ com’era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
℣ Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
℟ com’era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
℣ Per i fedeli defunti:
℣ L’eterno riposo dona a loro, o Signore
℟ e splenda ad essi la luce perpetua.
℣ Riposino in pace.
℟ Amen.
Conclusione
Se chi presiede è un laico:
℣ Dóminus nos benedícat, ✠ et ab omni malo deféndat, et ad vitam perdúcat ætérnam.
℟. Amen.
℣. Il Signore ci benedica, ✠ ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
℟. Amen.
Se chi guida la preghiera è sacerdote o diacono può concludere dicendo:
℣ Benedícat vos omnípotens Deus, Pater et Fílius ✠ et Spíritus Sanctus.
℟. Amen.
℣. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo.
℟. Amen.
Se chi guida la preghiera è il papa o un vescovo:
℣. Sit nomen Domini benedictum.
℟. Ex hoc nunc et usque in sæculum.
℣. Adiutorium nostrum in nomine Domini.
℟. Qui fecit caelum et terram.
℣. Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, ✠ et Spiritus Sanctus.
℟. Amen.
℣ Sia benedetto il nome del Signore.
℟ Ora e sempre.
℣ Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
℟ Egli ha fatto cielo e terra.
℣ Vi benedica Dio onnipotente, Padre, e Figlio, ✠ e Spirito Santo.
℟ Amen.
Nel giorno di Natale a mezzogiorno, in luogo di quest’ultima formula, il papa usa il formulario della benedizione Urbi et Orbi.
Significato
Papa Paolo VI menzionò la preghiera dell’Angelus nell’esortazione apostolica Marialis cultus sulla devozione alla Madonna, ed esortò a mantenere viva la consuetudine di recitarlo ogni giorno:
«Tale preghiera non ha bisogno di restauro: la struttura semplice, il carattere biblico, l’origine storica, che la collega alla invocazione dell’incolumità nella pace, il ritmo quasi liturgico, che santifica momenti diversi della giornata, l’apertura verso il mistero pasquale, per cui, mentre commemoriamo l’Incarnazione del Figlio di Dio, chiediamo di essere condotti per la sua passione e la sua croce alla gloria della risurrezione, fanno sì che essa, a distanza di secoli, conservi inalterato il suo valore e intatta la sua freschezza».»
(Paolo VI, Marialis Cultus, n. 41)