La prima SS Messa del nuovo Papa Francesco (14 Marzo 2013) si è svolta presso la Cappella Sistina, la quale ha degli affreschi che sono una “teologia visiva” chiamata Biblia pauperum (espressione latina che significa Bibbia dei poveri); essa è una raccolta di immagini medievali che rappresentano scene della vita di Gesù con i corrispondenti tipi profetici, cioè con le figure e le vicende dell’antica storia di Israele che, secondo la tradizione cristiana, sono anticipazioni e prefigurazioni della vita del Cristo.[1] La serie generalmente consiste di quaranta o cinquanta pagine; ogni pagina è divisa in nove sezioni. I quattro angoli contengono testi esplicativi, mentre l’immagine centrale rappresenta una scena della vita di Gesù: tali scene sono organizzate in ordine cronologico. Sopra e sotto sono riportate immagini dei profeti e su ogni lato sono presentate invece scene dell’Antico Testamento. Viene riportata quindi una concordanza tra il Nuovo e l’Antico Testamento, mettendo in parallelo le vicende dell’uno con le vicende dell’altro, secondo la tradizione comune della Chiesa nel riconoscere “tipi” e “figure” dell’Antico Testamento, come insegnato dalla liturgia e dai Padri. Perciò le Bibliae pauperum erano chiamate talvolta “Figuræ typicæ Veteris Testamenti atque antitypicæ Novi Testamenti” (“Figure tipiche dell’Antico Testamento e antitipiche del Nuovo Testamento”, dove “tipo” e “antitipo” significano due realtà delle quali una è figura e anticipazione dell’altra) o anche “Historia Christi in Figuris” (“Storia di Cristo per immagini”).[2]…continua la lettura su Wikipedia.
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