Il passo iniziale era andare da una psicologa per avere risposte a come rapportarti con tuo figlio Niccolò sul riferirgli la relazione con il tuo partner.
Ma poi le belle parole e le promesse sono state disattese, quindi dovevi trovare il modo di uscire dalla situazione, ma non avendo nulla di serio nei miei confronti, hai riesumato la consueta tattica del accusare gli altri di bugie, assenze, ed altre nefandezze.
Ebbene, avendo diritto di replica alle tue accuse e giudizi, enucleo quanto segue.
, dell’accusa, del giudizio con false accuse un vecchio cavallo di battaglia se pur più volte morto e doveva essere ben sepolto.
in battaghai scelto la peggio strada: quella della menzogna.
una strada impervia.
atto delle promesse.
, ricordo quel giorno a Panzano ove più volte hai ribadito di essere convinta
Ora nel momento in cui ricevo dei messaggi con dei contenuti ove leggo priorità differenti da quelle promesse a Panzano, ovvero, le spunte grigie, i secondi, le ore trascorse nel silenzio, per poi continuare con l’amicizia su facebook, la mortificazione, le bugie, e quanto altro, il dubbio che mi sono posto è:
“Ma…in questi mesi con chi ho avuto rapporti? A chi ho affidato i miei pensieri, i segreti di lavoro, personali, familiari, opportunità di carriera futuri?”.
Però quando scrivi ‘c’è qualcosa che non va fra di noi’, allora ti chiedo come mai scrivevi in mail e chat frasi di amore e affetto, come ad esempio quella recente del 12 luglio, ove ricordo: “ti vedo ancora ad aspettarmi paziente e sorridente dall’estetista, in una conversazione dove l’intesa tra noi è forte. Quella straordinaria sensazione di essere isolati da ciò che ci circonda, io e te, nella istintiva ricerca di emozioni profonde, che ci tengono legati l’un l’altro. Ti voglio bene. “.
E poi quando parli della mia pausa rileggiti la tua mail del 21 Luglio che riporto:
“Capisco cosa provi (ndr essere una ruota di scorta di questo rapporto) ce lo siamo detti più volte che da entrambe le parti ci sono comunque enormi sofferenze emotive, non solo per la situazione attuale, ognuno di noi ha un bagaglio con sè. Tutto questo alternato a bellissimi e indimenticabili momenti. Rispetto la tua volontà di concederci una pausa.”
….
Per quanto concerne l’interruzione della pausa, tanto per chiarire, non ho maliziosamente preso l’occasione come tu mi scrivi, poiché ti avevo promesso alla consegna della maglietta da ciclista, il giorno che ci siamo incontrati dall’estetista, avevo ordinato il kit, ma la salopette non era disponibile. Pertanto quando sarebbe arrivata avrei provveduto a consegnartela. Detto e fatto, altro non c’è!
Certo potevo far finta di non aver ricevuto la salopette, ma non è da me comportarmi in questo modo perché quando prometto mantengo e sarebbe stato anche meschino e infantile se avessi rifiutato la salopette dal negoziante perchè te l’avevo promessa, peraltro avrei anche risparmiato nel costo totale del kit!
Quanto sopra è avvalorato dal fatto che c’è una mia mail del 27 luglio ove scrivevo che ‘non era più previsto l’arrivo. Le maglie e, in particolare le salopette, per le donne, vengono prodotte meno, poiché poche praticano questo sport, rispetto alla elevata % degli uomini.’.
A quella mia mail rispondevi con un SMS frammentato (i consueti problemi tecnici di SMS) che poi mi hai spedito per intero il cui contenuto era il seguente, per quanto concerne la salopette:
“Se riesco a ritagliarmi un lasso di tempo te lo comunico per tempo. Diversamente mi dispiace farti trattenere la salopette per del tempo e, in primis, non poterti dare i soldi (ma era un regalo, perché scrivermi questa assurda frase???). La taglia andrà bene“.
Pertanto se a te non interessava incontrarmi non rispondevi alla mia mail, inoltre quando hai trovato la salopette nella tua auto bastava che la lasciavi al meccanico, cioé rifiutandola. Invece l’hai presa e mi hai scritto un SMS:”Buongiorno, ho appena ripreso la mia macchina con all’interno una sorpresa. Grazie Federico. Ho da darti anche io il regalo del tuo compleanno. Fammi sapere quando e come. Maria”.
Poi successivamente ci siamo incontrati da Cesare, ove hai esternato affettuosità, abbracci, baci, ragguagliandomi sulla tua situazione familiare, i problemi di salute di tua mamma e babbo, la ricerca di una badante ed altro ancora.
Quindi, se avevi il sentimento dell’abbandono, come scrivi oggi, eri in dovere di chiarire subito sia nel contenuto della mail del 21 luglio (ma non c’è traccia) e seguenti incontri avuti con te, soprattutto per reciproco rispetto della nostra relazione. Non lo hai scritto e detto, pertanto è una bugia.
….
Allo stato dei fatti mi viene il dubbio che hai trovato un’altro lido non mi interssa più se divorzi con tuo marito Giovanni e se andrai a convivere con un’altro partner, il dato di fatto è che mi hai molto deluso.
E’ meschino però menzionare l’onomastico e poi l’amicizia su facebook. E’ chissà quale altre discariche hai in mente che non miah scritto.
Probabilmente abbiamo due modi di vedere come si deve Amare un partner, poiché per me è donarsi totalmente senza pretendere nulla in cambio, ricoprirla di attenzioni in modo del tutto naturale. Nei tuoi confronti è ben documentato il mio affetto con parole amorevoli sincere senza secondi fini, ove certamente ho ricevuto tuoi piccoli e grandi gesti quotidiani.
La tua ossessione delle bugie (documentale) questa volta è inerente alla inadempienza delle promesse fatte a Panzano sul divorzio e del vivere insieme per ‘Sempre’. Ma non solo.
un tuo cavallo di battaglia, smentita in più occasioni.
e sperando di riesumarlo hai tentato di ripercorrere situazioni del passato, dimostrando di non aver ben chiaro che fare tante cose insieme è rispettare la libertà dell’altro, con fiducia e senza sospetti ossessivi.
La tua recente mail mi ha confermato il dubbio che non avresti concretizzato
Nel prosieguo del nostro rapporto, in diverse occasioni, sei stata assente. Non sto certo ad elencare quando poiché basta rileggersi chat e mail, per ricordarsi quei spiacevoli momenti. Ricordo soltanto il più grave di tutti, ovvero l’assenza nel momento in cui mia madre ha avuto una depressione. Avrei gradito da parte tua una presenza, avendo giurato tempo addietro, non più tardi del Panzano che, saresti stata accanto a mia madre nel momento in cui ne avrei avuto bisogno di un tuo aiuto!
infatti quando parlavi che avresti divorziato da tuo marito Giovanni Peccioli leggevo nei tuoi occhi che hai paura dell’amore, quello vero, cioè in cui esci dalle parole e vai ai fatti. Quello che richiede dedizione e sacrificio, dialogo aperto per superare le avversità sulle vie tortuose della vita purtroppo sempre in agguato.In quei momenti mi hai offerto la coppa dell’amarezza, delusione, mortificazione e abbandono.
Nel mentre stavo cercando di risolvere un problema di salute di mia madre giungevano delle tue mail il cui contenuto era ben distante dalle promesse di una vita insieme, ove dimostravi evidentemente che le tue dichiarazioni durante i colloqui intercorsi, le chat ed i precedenti messaggi, erano un inganno.
Poi, su quei sentimenti esternati ed inseriti in un puzzle di contenuti dell’ultimo tuo messaggio, mi sono chiesto se quel ‘Amarsi’ era un bisogno temporaneo di emozioni speciali per dimenticare qualche istante i problemi della vita quotidiana, elevando il morale e far credere che niente era impossibile.
sono andato a ritroso nel tempo, rileggendomi la corrispondenza intercorsa fra me e te, per mail e le chat, cercando di capire quali erano gli obiettivi prefissati sin dal principio, come si sono evoluti, quali risultati ci sono stati ed altro ancora, in questa relazione sentimentale, in questo rapporto di coppia fra sconosciuti.
Dunque, Pertanto iniziando ad avere dei dubbi su chi ho concesso fiducia, ho ripercorso a ritroso la cronaca dei fatti accaduti e mi rendo conto che il puzzle dei sentimenti di questa persona è condito di critiche, rancore, accuse, ecc. ecc.
ove si va dalla critica al rancore, sino ad arrivare alle accuse di assenza, condite delle solite bugie ove ancora aspetto dimostrazione su di esse.oggi di aver fatto affidamento su una persona che in varie occasioni è stata assente, ove per giustificarsi ha usato frasi spesso offensive e denigratorie, illazioni del tutto gratuite.
ho deciso di ripecorrere Siccome per natura caratteriale e professionale quando qualcuno mi punta il dito, allora si innesta in me il capire, approfondire, verificare.
Partendo dall’ultimo tuo messaggio riepiloga, in poche parole, un La tua ultima mail smentisce purtroppo le buone intenzioni e le promesse che hai fatto quel giorno a Panzano.
Ripercorrendo
sconosciuta, dal carattere bipolare,
concesso troppa fiducia ad una persona che non ho capito se c’è o ci fa
Dovevo capire quel puzzle di
Su questa argomentazione delle promesse ricordo che, il giorno in cui hai detto saresti andata dalla psicologa, avresti portato anche me; poi poi nei giorni seguenti siamo giunti alla conclusione, concordata insieme, che la mia presenza dalla psicologa non era necessaria, poiché tale incontro era strettamente riservato alla tua situazione familiare e, per evitare gesti di stizza dalla stessa professionista, abbiamo deciso che mi avresti ragguagliato dopo ci saresti andata.
Quindi il tuo commento sul fatto sei entrata nel vortice della mortificazione, questa professionista, ovvero prima di andare al matrimonio ad Amalfi, e
Pertanto se mi volevi accanto non ti saresti guardata intorno, ma avresti fatto il possibile per avermi vicino. Altresì se mi volevi dietro o davanti, bastava cercarmi come nel passato. Non lo hai fatto!.
E quando parli della sofferenza che hai avuto entrando nella mortificazione, non hai alcun rispetto alla mia in quei dodici giorni per la salute di mia mamma, ove peraltro eri a conoscenza. Quindi se anche non mi volevi importunare, ma avevi effettivamente necessità della mia presenza, dovevi inviare un messaggio di aiuto. Non lo hai fatto!
Non esiste il tempo giusto, tutto è soggettivo, è legato al vissuto del soggetto, quindi alle sue esperienze, ai suoi desideri, ai suoi bisogni; e poi è anche legato al partner, alle sue caratteristiche, ma anche al momento preciso che si sta attraversando e alle decisioni che si dovrebbero prendere.
Continuando la disamina di questa nostra relazione, rileggendo le tue ultime frasi, la mia presenza nei tuoi confronti è ben documentata nei messaggi di chat e mail, compreso fisicamente in molte occasioni in cui i consigli ti erano d’aiuto, e, quando, non è stato possibile ci sono prove di mia vicinanza ai tuoi bisogni personali di quel momento.
Altrettanto faccio fatica a capire ‘La dichiarazione del terzo periodo’ se non altro perché mi viene difficile anche qui capire il senso logico, in quanto avevi fatto delle promesse a Panzano, ma forse la separazione che farai da Giovanni Peccioli, tuo marito, ne beneficerà qualcun altro…d’altronde se oggi sottolinei che ‘c’è qualcosa che non va fra di noi’ , ritengo altrettanto assurdo mortificare la relazione, il rapporto di coppia che, giorni prima era stato immortalato da una foto al piazzale Michelangelo.