Il nome “cinico” deriva dal greco antico κυνικός (kynikos, da κύων (kyôn), cane), ossia “alla maniera del cane”. Una motivazione proposta nell’antichità del perché i cinici erano chiamati “cani” prendeva in considerazione il primo filosofo cinico, Antistene, che insegnò nel Cinosarge – termine la cui radice è kyôn – ad Atene.
Sembra comunque certo che la parola “cane” sia stata affibbiata ai primi cinici come insulto per il loro sfacciato rifiuto dei costumi tradizionali e per la loro decisione di vivere in strada.
Il cinismo è non credere, dubitare della sincerità e della bontà degli altri, pertanto, delle norme e dei valori sociali ed etici.
Questo non solo genera sfiducia, ma è spesso accompagnato da disprezzo e pessimismo verso gli altri e l’umanità in generale.
Il cinismo è una filosofia che fornisce una solida base d’appoggio per contenere le inevitabili ondate di depressione che prendono chi, volente o nolente, vive la decrescita.
I discepoli di Antistene non si aspettavano niente da questa vita ed ancor meno dalla prossima. Anzi, probabilmente neanche credevano che esistesse una vita post-mortem.
Il celebre Diogene di Sinope che, se ne aveva voglia, andava in giro nudo ed insultava la gente che gli rivolgeva la parola, se fosse vissuto oggi sarebbe stato un grande troll su internet…per insegnare che la buona educazione non è che un orpello inutile.
La persona cinica tende ad essere orgogliosa del suo cinismo e lo ostenta come uno stendardo di obiettività, razionalità e intelligenza, sebbene in realtà dietro quel guscio ci sia una persona più sensibile e vulnerabile di quanto si immagini.
Un esempio di cinismo pratico è il seguente: un medico del pronto soccorso che si vede recapitare 10 feriti e ne può curare solo uno per volta, cosa deve fare ? Se sa fare il suo lavoro, sceglierà chi operare per primo perché è grave, ma può farcela, lasciando indietro quelli meno gravi ed in ultimo quelli che sono comunque spacciati.
Le persone ciniche che di solito assumono un atteggiamento sprezzante, irritante e scoraggiante sono le prime a soffrire del loro cinismo.
I cinici possono vedere quella caratteristica come il riflesso di un realismo freddo e duro, ma portata all’estremo può diventare un atteggiamento insano, come evidenziato da una crescente evidenza scientifica in cui si disegna un quadro più pessimistico di quello che gli stessi cinici potrebbero immaginare.
Liberarsi dei desideri e delle illusioni serve al cinico per rimuovere altrettante cause di sofferenza e preoccupazione. Insomma un atteggiamento semmai simile a quello degli eremiti della prima cristianità, al punto che alcuni studiosi come John Dominic Crossan hanno suggerito che lo stesso Cristo fosse in realtà un maestro cinico.
Le persone ciniche hanno un rischio maggiore di sviluppare demenza, come dimostrato da uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Neurology. Dopo aver analizzato 1.146 persone, questi ricercatori scoprirono che i cinici hanno tre volte più probabilità di soffrire di demenza rispetto a chi non lo è.
Il cinismo aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari. È stato confermato da un altro studio pubblicato sulla rivista Circulation e condotto su 97.253 donne. I ricercatori spiegano che il cinismo aumenta il livello di stress quotidiano, influenza le capacità di coping per affrontare le avversità e riduce il supporto sociale.
In ambito moderno e socio-psicologico è un atteggiamento o stato mentale caratterizzato da una sfiducia generale nelle motivazioni altrui, nella convinzione che gli esseri umani sono egoisti per natura: governati da emozioni e fortemente influenzati dagli stessi istinti primitivi che hanno aiutato l’umanità a sopravvivere nell’epoca preistorica.
Questa visione della natura umana, più che dai cinici antichi, risale ad autori come Niccolò Machiavelli (si veda anche il termine “machiavellismo”), e specialmente Thomas Hobbes (la cui filosofia è spesso riassunta con la locuzione “homo homini lupus”, che indica gli uomini come competitivi e portati naturalmente a comportarsi male in assenza di paura ed educazione), e presenta una forte caratteristica di misantropia, amarezza e nichilismo, spesso temperati da forte sarcasmo e ironia corrosiva.
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FONTI VARI
1. https://it.wikipedia.org/wiki/Cinismo
2. https://angolopsicologia.com/persona-cinica-cinismo/
3. https://www.apocalottimismo.it/cinismo-resilienza-e-transizione/
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