
Nell’abbazia di Santa Cecilia, nel Sud dell’Inghilterra, precisamente sull’Isola di Wight, dove vive un folto gruppo di monache benedettine, molte delle quali piuttosto giovani, della congregazione di Solesmes, si dedicano al canto gregoriano.
Le monache hanno una vita contemplativa, come spiega il priore della Valle dei Caduti, padre Santiago Cantera, della stessa congregazione, e pregano cantando in gregoriano, caratteristica peculiare della congregazione di Solesmes, si aggiunge la particolare cura della liturgia e lo speciale rapporto con il pontificato romano.
La comunità abbaziale di monache benedettine, fondata poco più di settant’anni fa per attirare alla vita contemplativa giovani provenienti dall’Inghilterra e da tutto il mondo, sono una realtà vocazionale.
Sulla base dell’esperienza accumulata e sempre supportata dalla tradizione benedettina, le monache di questa abbazia offrono un aiuto, attraverso il loro sito web, a ogni giovane che stia discernendo una possibile vocazione, mettendo in luce alcuni punti che sono applicabili alla vita religiosa in generale, e non solo per questo ordine in particolare.
Le caratteristiche della chiamata di Gesù e che “il Signore chiama perché ama”.
In secondo luogo, la vocazione è una chiamata “a una vita di profonda unione con Cristo”, affinché le persone chiamate a questa vita “abbiano nel cuore sete di qualcosa di più”.
In terzo luogo, “una vocazione è un invito che include il sacrificio di sé” , lasciando tutto al Signore. Ma questo sacrificio “unito a Cristo produce grande gioia”.
“Una chiamata alla vita religiosa è un invito a guardare oltre le cose di questo mondo, in tutta la loro bontà, verso le ultime realtà del cielo.
Attraverso il voto di povertà, Cristo ci spoglia dei beni perché possiamo ricevere le ricchezze della fede, le ricchezze di Dio.
Con il voto di castità, Egli ci rende liberi per la devozione incondizionata a Cristo nostro Sposo. È una chiamata a un amore più grande e a una fecondità spirituale.
Con il voto di obbedienza, Egli conforma pienamente la nostra volontà alla Sua. In questo modo anticipiamo il paradiso dove tutti vivranno, in effetti, come consacrati a Cristo”.
“Il Signore fa appello al nostro libero arbitrio e al nostro amore”.
“Una vocazione non è mai per uno solo”. È qualcosa di più, è “una missione, un compito, una responsabilità per gli altri”, perché “il Signore ha bisogno di aiutanti per la salvezza del mondo”.
Fonte: religionenlibertad.com