
Il convento fu progettato dagli architetti Annibale Lippi e Gregorio Caronica e realizzata poi con pietre provenienti dalla città francese di Narbona. In seguito ai danni provocati dal sacco di Roma, del 1527, optarono per il restauro e l’ampliamento dell’intero complesso anche grazie all’acquisto dei terreni circostanti.
Il conclave del 1549-1550 spinse diversi cardinali francesi nel finanziare i lavori di ampliamento, che videro nel 1570 la conclusione della facciata, disegnata da Giacomo Della Porta e Carlo Maderno, adornata dai due celebri campanili. La chiesa fu consacrata nel 1585 da papa Sisto V. (1)
L’introduzione sopra per portare il visitatore alla Galleria prospettica, affrescata da Andrea Pozzo con un singolare esempio di anamorfosi dipinta nel 1642 da Emanuel Maignan, teologo e scienziato, ove ritrae S. Francesco di Paola in preghiera.
Nel convento è presente una seconda pittura anamorfica dipinta da Jean François Niceron nel 1642 rappresentante S. Giovanni che scrive l’apocalisse, terminata poi da Emanuel Maignan.
Per osservare questi affreschi bisogna porsi di lato e non davanti, in quanto la tecnica dell’anamorfismo è un effetto di illusione ottica, per cui un’immagine viene proiettata sul piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente se viene osservato secondo certe condizioni, ad esempio da un preciso punto di vista o attraverso l’uso di strumenti deformanti.
Un esempio ulteriore si potrebbe trovare nel ritratto di re Edoardo VI, conservato nella londinese National Portrait Gallery ed eseguito da William Scrots nel 1546.
A parte questi affreschi, sopra accennati, ne abbiamo altri, come ad esempio quelli di Piero della Francesca nel trattato De Prospectiva pingendi e Leonardo da Vinci con il Codice Atlantico.
Quest’ultimo, per chi vive in Toscana e va a Vinci, trova al museo disegni prospettici molto particolari, anch’essi da osservare da angolazioni ben precise per carpire i segreti che l’artista ci infilava dentro.
Dall’era antica a quella moderna per introdurci in, breve, in un progetto che parte da Londra ed ha una firma italiana nel campo dell’arte: Rinascimento.io.
Si ratta di una ricerca multidisciplinare di Storia dell’Arte che privilegia un approccio, mai utilizzato prima, per rileggere il significato delle opere rinascimentali utilizzando, in alcuni casi, quanto scritto dagli stessi autori.
Secondo il progetto sopra indicato i più grandi artisti, pensatori e geni dell’arte occidentale come Leonardo, Michelangelo, Dürer e Raffaello, farebbero parte di una NftCommunity. Ma su questo torneremo a parlarvi prossimamente. (2)
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NOTE
(1) Wikipedia
(2) Rinascimento.io
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NOTE VARIE
– https://www.prolocoroma.it/anamorfosi-del-convento-di-trinita-dei-monti/
– https://www.didatticarte.it/Blog/?p=1107 (ottima spiegazione di cos’è e come funziona l’anamorfosi).
– https://www.academia.edu/13437695/Anamorfosi_nell_arte_l_affresco_di_San_Francesco_Di_Paola_a_Trinit%C3%A0_dei_Monti_Roma
NOTA 2
Per eventuali imprecisioni e inesattezze, sopra pubblicate, siete cortesemente pregati nel scrivere una mail a: ilcamminospirituale@protonmail.com .
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