Nella vita di molte coppie europee oltre il 50% degli adulti sposati o impegnati in relazioni sentimentali, utilizzano il digitale cioè la tecnologia invece che avere rapporti reali.
Il supporto di comunicazione tecnologica può agevolare o danneggiare i rapporti sentimentali, sino a sfociare in litigi talvolta irrimediabili anche dal lato psicologico.
Una gran parte delle coppie fidanzate ed anche sposate, mantiene i propri account di posta elettronica e di social media appositamente separati, onde evitare intromissioni a tutela dei rapporti reciproci.
La condivisione degli account da parte di coloro sono cattolici o di altre religioni e spiritualità è in un crogiolo di sentimenti, fra serena convivenza di ciò che viene svolto ed il timore di non essere adeguatamente compreso dal partner.
Su un campione di sondaggi e interviste on line in quasi 5000 utenti ecco cos’è venuto fuori:
Il 10% degli utenti di Internet da noi intervistati sono sposati o in coppie aperte; essi affermano che Internet ha avuto un “impatto importante” sulla loro relazione.
Il 17% afferma che Internet è marginale nei loro reciproci rapporti familiari, sentimentali.
Il 13% degli adulti sposati o impegnati ha affermato che Internet ha un impatto discreto.
Il 25% degli intervistati riferisce che Internet ha avuto un impatto sul loro matrimonio o sulla loro relazione in modo negativo.
Il 20% ritiene che sia pericoloso conoscere i propri partner online, considerando troll e taraccomenti a regola d’arte.
Il 15% Ritiene Internet piuttosto negativo per relazioni serie.
Seguiteci per il prossimo sondaggio sull’impatto negativo conseguente a Internet sulla percentuale dei divorzi e separazioni. Un capitolo a parte anche pro e contro aborto.