Il cardinale Marx è un simbolo internazionale per chi vorrebbe che la Chiesa cattolica si rivoluzionasse nel profondo, a partire dalla propria organizzazione interna, persino quella curiale.
Nel settembre 2008 è salito agli onori della cronaca per aver ripreso in un’omelia il suo omonimo Karl Marx, anch’egli di Treviri, sostenendo che il filosofo-politico tedesco era stato lungimirante circa l’inevitabilità della crisi nel capitalismo, ma aveva peccato nelle sue conclusioni politiche rivoluzionarie, non essendo ispirato da una visione religiosa della storia e del mondo.
Se qualcuno pensasse alla storia di Marx come a quella di un anti-ratzingeriano – come abbiamo premesso – sbaglierebbe. Oltre ad averlo creato cardinale, l’emerito lo ha anche incaricato nell’arcidiocesi di Monaco-Frisinga.
IL cardinale Marx è favorevole alla benedizione per le coppie omosessuali ed è uno dei più aperti in materia di revisione della regola del celibato; si è dimostrato favorevole ad assegnare i sermoni liturgici alle persone non consacrate.
Il cardinale ha preparato i temi di cui oggi dibatte la Chiesa Cattolica tedesca.
Attualmente la Santa Sede e la Conferenza episcopale tedesca stanno cercando una forma di accordo per evitare uno strappo che non porterebbe vantaggi ad alcuno.
Il porporato tedesco è uno dei promotori, se non il sostenitore principale, del Sinodo biennale che sta portando avanti la Conferenza episcopale tedesca.
Ma chi è il cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo cattolico tedesco dal 30 novembre 2007 arcivescovo metropolita di Monaco e Frisinga ?
Dal 2009 è diventato vice presidente della Commissione episcopale della Comunità Europea, assumendone la presidenza dal 2012.
Benedetto XVI lo ha elevato al rango di cardinale con il titolo presbiterale di San Corbiniano nel concistoro del 20 novembre 2010.
Il 13 aprile 2013 papa Francesco lo ha nominato membro del Consiglio dei cardinali, chiamati a consigliarlo nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana.
Il 12 marzo 2014 è stato eletto presidente della Conferenza episcopale tedesca, succedendo a monsignor Robert Zollitsch.
L’11 febbraio 2020 annuncia che non si ricandiderà per un ulteriore mandato durante l’assemblea generale di marzo.
E’ Gran Priore per la Germania dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.