
L’islam non contempla la reincarnazione, tuttavia nella corrente Ismailita, in special modo nella variante drusa e nizarita vi è la credenza secondo la quale esiste la reincarnazione. A sostegno di questa credenza vi sono una serie di sure del Corano che sembrano alludere a questa possibilità: II 243, XVII 6, XXIV 55, XXVIII 5-6, XXVII 83-86.
Gli studiosi sunniti considerano queste altre sure legate al concetto di reincarnazione:
«Dio prende a Sé [yatawa] le anime al momento della loro morte, e quelle che dormono senza essere morte. Trattiene quella di cui ha decretato la morte, e rimanda le altre fino al termine fissato. Davvero in ciò vi sono dei segni, per gente che riflette.»
(Corano XXXIX 42)
«Tu fai entrare la notte nel giorno e tu fai entrare il giorno nella notte, e Tu fai uscire il vivo dal morto, e tu fai uscire il morto dal vivo. E Tu attribuisci a chi Tu vuoi, senza lesinare.»
(Corano III 27)
«Signor nostro, ci hai fatti morire due volte e due volte ci hai dato la vita. Riconosciamo le nostre colpe; esiste una via per uscirne?»
(Corano XL 11)
«O quell’altro che passando per città dai tetti crollati, disse: “Come potrà Dio darle la vita dopo la sua morte?” Dio lo tenne morto per cento anni. Poi lo resuscitò e disse: ‘Quanto sei rimasto?” Disse: “Sono rimasto un giorno, o una parte di giorno”. Disse: “No, sei rimasto cento anni…»
(Corano II 259)
Sempre nel Corano inoltre è citata la leggenda dei “sette dormienti”, assimilabile anche in questo caso al concetto di reincarnazione.
Il filosofo sufi del XIII secolo Aziz ad-Din Nasafi in uno dei suoi scritti afferma:
«L’anima umana è un’anima parlante. A questo livello è ‘l’anima imperativa’. A grado a grado si innalza sino al livello dei saggi. Giunta a questo livello è detta ‘anima biasimante’. A grado a grado si innalza ancora sino al livello degli Amici di Dio. A questo livello l’anima parlante è detta ‘anima santificata’. Di grado in grado, s’eleva ancora sino al livello dei profeti. Giunta a questo piano l’anima parlante è detta ‘anima pacificata’, L’anima raggiunge allora la perfezione, e per lei è il tempo del ritorno.»
Anche in questo caso l’allusione alle reincarnazioni e a una presunta evoluzione dell’anima da una vita all’altra. Mentre una citazione successiva sempra essere ancora più esplicito:
«Così l’anima, da abisso in abisso, ridiscende sino a che non ha espiato secondo le sue colpe e non è stata punita secondo i suoi crimini.»
(Aziz ad-Din Nasafi)
L’islam contempla anche dei termini riconducibili alla reincarnazione come maskh ossia trasmigrazione che può avvenire anche allo stadio animale è un concetto coranico (II 61-65, VII 166, XXXVI 67), raskh verso le piante e naskh o metempsicosi. Il concetto è ovviamente collegato al proprio comportamento in vita. wikipedia.