Le “Sub-personalità (fenomeno personico) sono sviluppi del blocco dell’Io, o proiezioni della personalità attuale. Furono osservate e studiate da Pierre Janet già nel 1898, quando propose un modello dissociativo della psiche. Difendendo l’idea che “la coscienza può essere divisa in parti autonome, di varia sofisticazione e portata”.
Questo studio è stato ampliato da C.G.Jung, nel trattamento dei complessi, il quale comprese che “i vari gruppi di contenuti psichici, quando scollegati dalla coscienza, passano nell’inconscio. Dove continuano in un’esistenza relativamente autonoma, a influenzare la condotta”. Non per niente Jung sviluppò il suo famoso esperimento di associazione di parole e la nozione di complesso. E lo introdusse nel vocabolario della psicologia. In realtà, stava esplorando e confermando la principale lezione ricevuta da Pierre Janet.
“La psiche, come si manifesta, è un arcipelago dove ogni isola rappresenta una possibilità autonoma di organizzare l’esperienza psichica”. Un modo interessante che Jung ha trovato per parlare di questa scoperta, è idealizzare un’immagine della coscienza. Dove alcuni elementi sono intesi come isole di un arcipelago. E altri come abitanti di queste isole, con possibilità di autonomia, organizzazione e indipendenza, anche se relative.
Il tema resta attuale, tanto che, in un recente e interessante articolo dal titolo “Demoni interni”, pubblicato sulla rivista “Veja”, il giornalista riporta quella che è stata definita “La storia incredibile dell’accademico americano (Robert Oxnam) che aveva undici personalità diverse”. All’inizio degli anni ’90, l’americano Robert Oxnam, era uno studioso rispettato, specializzato in storia cinese e geopolitica asiatica.
La sua vita privata, d’altra parte, era il caos. Soffriva di alcolismo e bulimia, aveva attacchi di amnesia e di rabbia incomprensibili. Decise, quindi di cercare aiuto medico. Un giorno, al termine della seduta lo psichiatra gli disse: “Ho passato gli ultimi cinquanta minuti a parlare con Tommy”. “E’ dentro di te ed è furioso”. La diagnosi era che Oxnam soffriva di un raro disturbo mentale, chiamato “disturbo dissociativo dell’identità”, o, come è meglio noto, “disturbo della personalità multipla”. Nel suo caso, erano undici….
Fine seconda parte