
Il cardinale Luis Antonio Tagle ha guidato domenica una processione per le strade di Roma per onorare la Madonna del Perpetuo Soccorso, la cui festa si celebra il 27 giugno 2023. La processione del rosario è iniziata con la Messa nella chiesa di Roma che custodisce l’icona originale della Madonna del Perpetuo Soccorso, la Chiesa di Sant’Alfonso de’ Liguori.
Più di 70 sacerdoti e religiose hanno sfilato a due a due davanti a una grande immagine dell’icona mariana lungo la Via Merulana, la strada che dall’Arcibasilica di San Giovanni in Laterano conduce alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
La Madonna del Perpetuo Soccorso, nota anche come Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, è un’icona bizantina dipinta su legno che si ritiene risalga al XIII secolo.
L’icona mostra la Vergine Maria che tiene in braccio il bambino Gesù, a cui vengono mostrati la croce, i chiodi e altri strumenti della sua Passione dagli arcangeli San Michele e San Gabriele. Nell’immagine il bambino Gesù ha perso il sandalo, il che ha portato alcuni a interpretare che il bambino raffigurato sia corso in fretta tra le braccia della Madonna.
La Chiesa di San Matteo fu distrutta quando Roma fu occupata dalle truppe francesi di Napoleone e l’icona andò perduta per decenni fino a quando fu riscoperta in un oratorio dei Padri Agostiniani negli anni ’60 dell’Ottocento.
Papa Pio IX, che ricordava di aver pregato davanti all’icona da ragazzo quando era esposta nella Chiesa di San Matteo, chiese che l’icona fosse riportata nella sua posizione originaria lungo il percorso di pellegrinaggio tra le Basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano. A quel tempo, l’ordine dei Redentoristi aveva costruito una chiesa sul sito dell’ex Chiesa di San Matteo.
Nel 1866 l’icona fu portata in una grande processione per le strade di Roma fino alla chiesa dei Redentoristi di Sant’Alfonso dei Liguori, dove fu intronizzata sopra l’altare maggiore. La notizia di guarigioni miracolose si diffuse rapidamente in tutta la città di Roma e la gente accorse a centinaia per visitare il santuario.
Lo stesso Papa Pio IX venne in chiesa per pregare davanti all’icona due settimane dopo. Il suo successore, papa Leone XIII, tenne una copia dell’icona sulla sua scrivania per poterla vedere costantemente durante la sua giornata lavorativa.