Paolo I Petrovič Romanov (in russo: Павел I Петрович Романов[?]; San Pietroburgo, 1º ottobre 1754 – San Pietroburgo, 23 marzo 1801) fu imperatore di Russia dal 1796 al 1801. Era figlio della granduchessa e poi imperatrice Caterina (1729–1796) e dell’imperatore Pietro III (1728–1762). Già sulla paternità di Paolo sorgono dubbi. Circola voce infatti che il padre non sia il pretendente al trono Pietro ma, a detta di alcuni, un certo Sergej Saltykov, in quel momento amante della madre e gran ciambellano della corte russa. Anche se la stessa Caterina lascia intendere come veritiera questa versione, è anche possibile che si tratti di un tentativo di diffondere dei dubbi sui diritti al trono del figlio con la funzione di puntellare l’instabile diritto di Caterina stessa.
Ancora bambino, Paolo viene sottratto alla madre dall’imperatrice Elisabetta, che ritiene negativo per la sua salute l’ambiente materno. Del ragazzo si dice che sia intelligente e di bell’aspetto. Ad un attacco di tifo che lo colpisce nel 1771 è probabilmente dovuta l’espressione inusuale che caratterizza il suo volto. Molto si è scritto sul fatto che la madre, Caterina, lo odii e che solamente per il timore delle conseguenze che potrebbe avere un altro omicidio a palazzo, si astenga dal farlo uccidere. A diffondere questa idea è Lord Buckinghamshire, ambasciatore inglese presso la corte a partire dal 1764. D’altronde è innegabile che Caterina, che è sempre stata molto affezionata ai bambini, tratta Paolo con cortesia, affidandolo ad un sovrintendete degno di fiducia, Nikita Petrovič Panin, ed a tutori competenti.
Nel 1773 Caterina combina il matrimonio di Paolo con Guglielmina d’Assia-Darmstadt, che assume il nome di Natalia Alexeevna, e permette al figlio di partecipare alle riunioni del consiglio ristretto in modo che impari ad essere un giorno imperatore, anche se il tutore di Paolo, Porochin, afferma che egli ha “sempre fretta” e parla senza riflettere.
Fonte: Wikipedia