
Un’altra Diocesi che si allinea alla frase ‘Non ci sono Soldi’, ma questa volta è per sospendere la convenzione con la Cappella Musicale e licenziare il maestro organista.
Tempo fa avevamo parlato del caso di San Benedetto Abate, con i due parroci don Gianni e don Dario sospesi dal servizio, per un passivo nell’amministrazione della parrocchia.
Ora ci occupiamo di un’altro caso in cui la Chiesa di Modena interviene, in modo deciso.
La notizia è arrivata da varie fonti, compreso faccialibro, in cui gli stessi coristi spiegano come la Curia abbia giustificato la decisione adducendo motivi economici, interrompendo in anticipo dopo nove anni una convezione trentennale.
Ora codesti coristi, come altri che vengono licenziati a pedate nel deretano senza dire pio, probabilmente dovrebbero fare ricorso all’Ispettorato del lavoro, poiché forse non lo sanno, ma esiste proprio tra le carte del Vaticano, documentazione appropriata in cui si deve tutelare il lavoro…poiché tal’è quello che viene svolto in modo continuativo.
Tant’é che furbescamente ci sono parrocchie le quali in nome del volontariato, abusano del tempo altrui, nel nome di un prossimo che poi, alla fine, non sempre viene accolto come si dovrebbe, anzi a volte è lo stesso parroco che risponde: Non ho soldi da darti.
Comunque ritornando alla Diocesi di Modena, era nell’aria accadesse ?
Inoltre qualche domanda tra i coristi la farei, ovvero -non ci sono soldi- ma in questi anni non avete mai avuto quel prurito che dà il campanellino di allarme che, dalla curia modenese, arrivasse l’ordine di fare i bagagli ?
Comunque la decisione del Capitolo metropolitano del Duomo lascia sgomenti, mortificati e profondamente delusi, e, dinanzi a queste decisioni e alle dinamiche con cui sono state comunicate, dicono gli stessi accorati coristi, bisogna chiudere un capitolo e aprirne un’altro. Infatti il progetto musicale andrà avanti altrove.
Ovviamente lascia perplessi che la Cappella Musicale del Duomo, l’istituzione musicale più antica della città, operante sin dal 1453, con importanti livelli di prestigio, ha chiuso i battenti.