La maggior parte delle traduzioni avvenute nei secoli hanno un pò stravolto e cambiato quanto fu detto da DIO in varie occasioni, ad iniziare dai dieci comandamenti.
Vi sono state delle modifiche alle sacre scritture per raddrizzare il tiro a destra e a manca, per accontentare una volta questo e altro, alla fine ci sono anche preghiere importanti come il Padre Nostro che hanno avuto modifiche.
Fra i vari Santi ad esempio c’è chi è Beato per la Chiesa Cattolica, ma non per quella anglicana o viceversa.
Comunque è accaduto giorni scorsi che rileggendo la Vulgata, ci siamo resi conto di varie modifiche nel corso dei secoli.
Probabilmente numerosi fedeli non si rendono conto che le modifiche alla Bibbia sconvolgono quanto è stato comandato e chiesto da DIO.
La Vulgata divenne la Bibbia prevalentemente usata del Medioevo ed è sopravvissuta fino ad oggi come una traduzione che, almeno un eminente linguista, considera una delle migliori disponibili.
La Vulgata, nonostante gli oltre 1.600 anni trascorsi dal suo completamento, si è rivelata sorprendentemente accurata e molto preziosa, sebbene la traduzione della Bibbia non è perfetta. Ovviamente se parlate con qualche prelato vi direbbe che poco importa, poiché bisogna avere fede (fiducia) e lasciar perdere le chiacchiere.
Queste ‘chiacchiere’ sono invece lo stimolo di coloro desiderano – sapere – cioè conoscere perché fidarsi ed affidarsi, in una società odierna in cui l’ipocrisia e l’opportunismo alberga dentro la chiesa (di qualunque tradizione), è opportuno non continuare ad avere le orecchie tappate dal cerume e gli occhi foderati dal prosciutto.
Pertanto, quando si ha il sentore di un rabbercio fatto su qualche nuova traduzione moderna od un dubbio sulla sulla validità bisogna prendere la Vulgata; specialmente per il Nuovo Testamento in cui c’è chi a piene mani ha stravolto concetti di base, confondendo le menti dei fedeli, almeno quelli che cercano di capire.
Ma chi era colui ha realizzato la Vulgata ? Dunque si tratta di Girolamo il quale nacque intorno al 340 come Eusebio Hieronymous Sophronius, nell’attuale Croazia. Suo padre lo mandò a Roma per insegnamento di retorica e letteratura classica.
Battezzato nel 360 da papa Liberio, viaggiò molto e alla fine si stabilì nel deserto siriano in cui divenne eremita . In seguito fu ordinato sacerdote e si trasferì, vivendo una vita solitaria e ascetica a Betlemme dalla metà degli anni ’80. Fu lì che imparò l’ebraico, principalmente studiando con rabbini ebrei. Alla fine divenne segretario personale di San Damaso I.
La Vulgata non era la prima che esisteva come Bibbia in latino. Infatti al tempo di Girolamo, nel IV secolo, esisteva già una versione ampiamente in uso chiamata “Vetus Latina” (“Latino antico” ), che era essa stessa una traduzione della Settanta greca all’incirca nel II secolo d.C.
Inoltre, la Vetus Latina conteneva la traduzione dall’originale greco di tutti i libri del Nuovo Testamento. Tutti i libri erano originariamente scritti in greco, ma l’Antico Testamento, ad eccezione di una manciata di libri, fu inizialmente scritto in ebraico.
Nel 382, San Damaso I incaricò Girolamo, che all’epoca lavorava come suo segretario, di rivedere la traduzione del Vetus Latina del Nuovo Testamento.
Girolamo lo fece, impiegando diversi anni per rivedere e migliorare scrupolosamente la traduzione latina del Nuovo Testamento dai migliori manoscritti greci disponibili.
La Vulgata sostituì la Vetus Latina diventando la traduzione biblica predominante usata nel Medioevo, ma fu anche dichiarata Bibbia ufficiale della Chiesa cattolica al Concilio di Trento (1545–1563).
La Vulgata è stata rivista una manciata di volte nel corso degli anni, in particolare nel 1592 da papa Clementino VIII (la “Vulgata Clementina”), e la revisione più recente, la Nova Vulgata, promulgata da San Giovanni Paolo II nel 1979.
Oltre al suo uso oggi nella Messa latina tradizionale, la Vulgata è sopravvissuta come base per la popolare traduzione inglese della Bibbia, il Douay-Rheims.
Girolamo è oggi riconosciuto dottore della Chiesa.