Di questi tempi l’aggressione verbale da parte delle persone è aumentata, almeno questo dato di fatto è ben evidente da almeno due anni, ovvero dal 2019 ad ora 2022.
Cos’è accaduto al genere umano non si può certo ben definire, per alcuni è causato dallo stress psicologico, da altri è una forma di godimento maniacale, alcuni sono patologicamente malati e vanno curati, in tutto questo comunque c’è sempre di mezzo la distinguibilità di chi viene offeso da insulti verbali che, sempre più spesso, purtroppo, in questa moderna società di bipedi umani, si arriva anche alle vere e propri aggressioni fisiche.
Ma andiamo per ordine, partendo da alcuni episodi che porteremo come semplice esempio, affinché si ha ben chiaro che non c’è più rispetto verso il prossimo anche quando la persona veste abiti istituzionali, sia esso un politico, un prelato, un medico, od un qualsiasi altro umano che ritiene dover aggredire l’altro/a come più ritiene opportuno.
Ovviamente se discutete con un sacerdote, sia esso cattolico od ortodosso o di altro culto religioso, compreso guru e santoni, vi renderete conto, salvo siete ancora nel mondo degli invertebrati e ingenui decerebrati che, essi sono esseri umani come noi, con la differenza che, vestendo i panni di qualcosa, dato da qualcuno, spesso un’altro essere umano, si assurgono sopra un piedistallo per incensare lezioni di vita del tutto fuori luogo, dato che, già di per sé loro stessi si rendono ridicoli in tali insegnamenti.
La teologia e il buon senso hanno sempre affermato che “in extremis, extrema sunt tentanda” (nei casi estremi si deve ricorrere a mezzi estremi). Ma va ricordato che “l’estremità del mezzo usato” è stata praticamente voluta dall’aggressore, non dall’aggredito.
Il caso che andiamo ad enucleare lasceremo poi a chi legge le dovute riflessioni per avere una idea di cosa vuol dire, a detta del prelato insegnante all’aggradito, su cos’è la carità.