
Nel cristianesimo, alcuni passi del Vangelo farebbero indurre la possibilità di una visione reincarnazionista anche nel cristianesimo, ad esempio:
Quando Gesù chiede ai discepoli riguardo all’opinione della folla: «Chi credete che io sia?», essi rispondono: «Alcuni dicono che sei Giovanni Battista, altri Elia ed altri Geremia o uno dei Profeti».
Ciò testimonierebbe l’accettazione della possibilità che un profeta del passato potesse reincarnarsi nel Cristo. Nei versi successivi Gesù conferma la risposta di Pietro apostolo (“Sei il Figlio del Dio vivente”).
L’episodio della trasfigurazione sul monte Tabor: «Ma io vi dico che Elia è già venuto e non lo hanno riconosciuto, […] allora i discepoli compresero che aveva parlato di Giovanni il Battista».
«Tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a Giovanni e, se volete accettarlo, egli è quell’Elia che doveva venire».
Quando i farisei interrogano il cieco che annuncia la guarigione: «Tu sei venuto al mondo ricoperto di peccati e vuoi farci da maestro».
Ciò testimonierebbe l’assunzione da parte dei farisei che le condizioni di vita alla nascita di un uomo deriverebbero da una condotta di vita precedente rispetto a quella attuale.
Quando i farisei interrogano il Battista su chi egli sia e con quale autorità compia il suo ministero, gli prospettano tre personaggi di cui uno sicuramente morto, ovvero Elia, il Messia o il Profeta.
Un ulteriore passo che in una lettura mistico-filosofica non canonica può essere visto come una conferma fatta da Gesù stesso in merito alla possibilità della reincarnazione, è quello riportato in Matteo 22:28-32 e nei corrispondenti Marco 12:23-27 e Luca 20:33-38.
Tuttavia, in senso contrario 1 Pietro 3:18-20 afferma che “Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti”.
Nel Vangelo secondo Giovanni, il dialogo fra Gesù e Nicodemo pone in modo più esplicito la domanda sulla possibilità di una seconda nascita:
«C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.» (Giovanni 3:1-6)
Gesù menziona una “rinascita dall’alto” e una “nascita in acqua e Spirito”, che è diversa dalla nascita della carne e non presenta limiti d’età.
Esse sono anche poste in relazione al sacramento del battesimo che mediante l’acqua e la grazia dello Spirito Santo segnano una seconda nascita terrena, che è l’appartenenza e partecipazione in anima e corpo al Corpo Mistico di Cristo risorto.
Anche in un testo gnostico denominato Pistis Sophia verrebbe prospettata la possibilità della reincarnazione, sempre però in vista di un suo superamento finale. Va però precisato che, tra i tanti testi gnostici e apocrifi, la quasi totalità di questi riprende l’idea della rinascita in questa vita (come detto sopra o in Giovanni, III) e non in un’altra. Wikipedia.