
I cardinali Georges Cottier e Roger Etchegaray, assieme al bibliotecario ed archivista di S. Romana Chiesa Jean-Louis Tauran, hanno presentato gli atti del simposio internazionale sull’Inquisizione che si tenne in Vaticano dal 29 al 31 ottobre del 1998.
Questi atti sono stati presentati e illustrati anche dal curatore dell’opera professor Agostino Borromeo, sotto la forma di un volume imponente di ben 788 pagine dal titolo L’Inquisizione – Atti del Simposio Internazionale edito nella collana “Studi e Testi” dalla Biblioteca Apostolica Vaticana nel 2003.
Le vittime innocenti dell’Inquisizione furono almeno 500.000, senza contare i 100-150 mila presunti catari, uomini, donne e bambini, scannati vivi in poche ore a Béziers il 22 luglio 1209.
I numeri sembrano non essere completi ed anche fuorvianti in quanto l’orrore vero consisteva nel fatto che tutti, nessuno escluso, poteva essere sospettato, imprigionato, perdere tutte le proprietà ed essere arso vivo in quanto l’Inquisizione non giudicava dei crimini, ma le idee.
I media di quel tempo si ‘divertivano’ a pubblicare tabelline con coloro venivano torturati, bruciati vivi, le donne stuprate, ed ogni altro crimine possibile.
La Chiesa, il Comune, la Città e lo Stato hanno accusato di eresia: catari, valdesi, apostati, convertiti, apostolici, ebrei, ebrei neri, ebrei bianchi, musulmani, protestanti, marrani, nestoriani, induisti, blasfemi, sodomiti, streghe, illuse, illudenti, bigami, donne isteriche, superstiziosi, anabattisti, criptogiudei, criptomusulmani, pagani, illuminati, scismatici, peccatori di magia, sortilegi, divinazione, abuso di sacramenti, disprezzo delle Chiesa, studiosi, medici, alchimisti, atei, oppositori politici, filosofi, matematici, scienziati…
Tutti questi venivano inviati a torture e bruciati vivi perché essi non potevano possedere beni, perché di proprietà della Chiesa.
Si potrebbe dire che i precursori dei Musei della Tortura sono le chiese cattoliche, con le loro sfilate d’immagini di martiri bolliti vivi, triturati, mutilati, infilzati in millanta modi diversi.
In altre parole, i musei della tortura sarebbero la versione laica di questo fenomeno, attraverso il filtro delle stampe illustranti le opere del Marchese de Sade, che possono a ragione essere viste come il fondamento di molte idee poi trasformate in oggetti nel XIX secolo.
La stessa destinazione della “Pera del tormento” all’apparato genitale dovrebbe da sola svelarcene l’origine.
Quindi l’Inquisizione fu prima di tutto un meccanismo per accumulare capitali finanziari estorti con l’inganno, la tortura, la violenza, l’uccisione delle persone.
Alla Chiesa importava nulla della pietas religiosa, ma era un pretesto per impadronirsi dei beni altrui.
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Altre fonti di approfondimento
- C. H. Davie, History of the Inquisition, from its establishment to the present time, 1850;
- Henry Charles Lea, A history of the Inquisition of the Middle Ages, 1887;
- George Lincoln Burr, Narratives of the witchcraft cases, 1648-1706, 1914;
- Turberville, Arthur Stanley, Medieval heresy & the inquisition, 1920;