
La Scrittura di cui abbiamo bisogno è di una forza o potenza particolare, non umana, ma divina. La Bibbia chiama tale energia spirito santo. Si tratta di spirito perché non è materiale; è santo perché proviene da Dio. Fu infatti la potenza santa di Dio ad ispirare gli Scritti Sacri: “Degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo” (2Pt 1:21). “Ogni Scrittura è ispirata da Dio”. – 2Tm 3:16.
Abbiamo la garanzia che possiamo avere lo spirito divino per comprendere la Scrittura: “Lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto” (Gv 14:26).
Siamo certi che Dio ce lo concederà? “Tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete” (Mt 11:24).
La condizione indispensabile è che viviamo la fede:
“Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto” (Gv 15:7). Perché, allora, spesso non si ottiene ciò per cui preghiamo? “Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male” (Gc 4:2,3, CEI).
“Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore, perché è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie”. – Gc 1:5-8.
Per comprendere la Scrittura occorre anche il nostro impegno personale. E qui ci sono di aiuto le ricche esperienze fatte da uomini e donne fedeli dell’antichità: uomini santi e donne sante che lungo i secoli hanno letto la Bibbia.
La lectio divina è un approccio graduale al testo biblico che risale all’uso rabbinico. È un modo di rispondere a Dio per persone che nutrono una salda fede nella sua iniziativa di parlare al genere umano. La parola di Dio giunge al credente per mezzo della Sacra Scrittura. La vita non consiste nel consumare i propri anni al meglio e nulla più. La nostra vita dovrebbe essere una risposta a Dio, ubbidendogli. Dio ha parlato e ci parla: tocca a noi ascoltare. Gli agnostici, i non credenti e – a volte – anche coloro che asseriscono di essere credenti, domandano: Dov’è Dio? Eppure, questa è proprio la domanda che Dio stesso per primo rivolse all’uomo: “Dove sei?”. – Gn 3:9.
Nessun credente può rendere accessibile la parola di Dio contenuta nella Scrittura se la sua vita non è un continuo desiderio di rispondere personalmente a Colui che lo interpella.
La lectio divina è un modo particolare di leggere la Sacra Scrittura; comporta diversi aspetti. In latino, lectio significa lettura. Questi aspetti non vanno considerati come fasi nettamente separate, ma come aspetti di un singolo atto che è insieme semplice e complesso. Semplice, perché fondamentalmente è un tentativo di rispondere alla parola di Dio con il nostro sentimento; complesso, perché fondamentalmente è un tentativo di rispondere alla parola di Dio con tutto il nostro sentimento. Nell’atto concreto della lectio divina questi aspetti possono essere distinti l’uno dall’altro, ma mai separati.
In quanto distinti, possono costituire il punto focale su cui porre l’attenzione. In tal senso, ad esempio, il primo aspetto (lectio, la lettura del testo biblico, appunto) è il momento in cui l’attenzione viene concentrata sullo studio accurato della Bibbia per scoprirne il significato nella sua situazione originaria. Nella pratica degli studi biblici tale studio spesso appare come un aspetto separato. Ma se stiamo davvero cercando di ascoltare la parola di Dio leggendo la Scrittura, tutti gli altri aspetti devono essere presenti, almeno implicitamente e potenzialmente.
Cos’è dunque la lectio divina? È un modo particolare di accostarsi alla parola di Dio contenuta nella Sacra Scrittura soprattutto in vista della preghiera. Si tratta di un vero e proprio ascolto-risposta. Questo metodo ci aiuta a trovare risposte agli interrogativi fondamentali che ci poniamo. Confrontarci con il testo sacro secondo questo metodo ci permette di capire il testo e ci guida alla fede, alla speranza e all’amore. “Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore”. – 1Cor 13:13.
La lectio divina è un cammino con determinate fermate corrispondenti ciascuna a un determinato approccio al testo biblico. È una ricerca che ci fa rinnovare la fede, la speranza e l’amore.