La nascita di St. Giovanni Battista è una delle feste più antiche di tutte nella Chiesa; è menzionato più volte da St. Agostino nei suoi sermoni e in una martirologia scritta intorno al 440 d.C. e falsamente attribuita a San. Girolamo.
La data è determinata dalle parole del Vangelo di San. Luca che St. La madre di John, Elizabeth, era incinta di sei mesi al momento dell’Annunciazione (cap. 1, 36).
La festa si tiene il 24, tuttavia, dove il Natale e l’Annunciazione sono conservati il 25 dei rispettivi mesi, a causa di una caratteristica peculiare dell’antico calendario romano.
I romani contavano i giorni all’indietro da tre punti ogni mese, chiamati Kalends, Nones and the Ides (“Kalendae”, “Nonae” e “Idus” in latino). Così Giulio Cesare fu ucciso nelle Idi di marzo, che chiamiamo il 15 marzo, ma il nome romano per il 14 marzo era “il giorno prima delle Idi di marzo”.
Pertanto, la nascita sia del Salvatore che del Suo Precursore viene mantenuta sette giorni prima dei Kalends dei mesi successivi.
La festa era precedente tenuta con due diverse messe, una delle quali doveva vivere la mattina presto e l’altra dopo Terce. Questa usanza si è graduale e fu osservata da solo in pochissimi luoghi al tempo della riforma liturgica tridentina; la messa nel messa di San. Pio V è il secondo di questi due.
St. Agostino nota che Giovanni Battista è l’unico santo la cui nascita celebra la Chiesa a parte quella del Salvatore stesso, la festa della nascita della Madonna non è stata ancora pubblicata dai tempi.
Questa usanza si osserva nelle parole dell’Angelo Gabriele al padre di Giovanni Zaccaria che “Molti si rallegreranno della sua nascita” (Luca 1, 14) che vengono lette sulla veglia il giorno prima.
Il Vangelo della veglia, Luca 1, 5-17, era precedente continuato alla prima messa della festa con i versi 18-25, raccontando il dubbio e la punizione di Zaccaria, e la concezione del Battista, fine con le parole di sua madre, “Così il Signore ha trattato di me nei giorni in cui ha tenuto conto del togliere il mio rimprovero tra gli uomini.”
Il Vangelo della seconda (ora solo) Messa, Luca 1, 57-68, è uno dei pochissimi che non inizia con le parole” A quel tempo “, ma piuttosto inizia direttamente con “Il tempo pieno di Elisabetta di essere pubblicato ed “Il nome della madre di San Giovanni è la prima parola del primo antifona di Lodi e Vespri, che riflette il che fu lei, e non Zaccaria, a dichiarare il nome di San Giovanni, il nome che, come osserva Sant’Ambrogio,” Elisabetta imparato dalla profezia … non da suo marito.”
Fonte
newliturgicalmovement.org