
Alla fine del Medioevo e per tutto il Seicento, la malattia dell’Isteria venne collegata dalla Chiesa Cattolica, alla stregoneria, quindi impiegata come elemento di accusa nei processi della santa Inquisizione ed i sintomi erano una prova della possessione demoniaca.
Qualsiasi elemento poteva essere ricondotto ad essere una forma di stregoneria, pensate alle donne con i capelli rossi che, a quel tempo venivano tacciate come demoniache, peggio se avevano gatti dei colori neri e rossi; esse venivano spogliate, frustate, talvolta impalate, spesso bruciate vive.
In tre secoli alcuni storici hanno stimato che furono sterminati nove milioni di streghe, all’80% donne e bambine. Le donne venivano violentate oltre che torturate; i loro beni erano confiscati fin dal momento dell’accusa, prima del giudizio, poiché nessuno era mai assolto.
La famiglia intera veniva spossessata di ogni bene; si dissotterravano persino i morti per bruciarne le ossa.
Il Malleus Maleficorum stabiliva che la strega accusata doveva essere “spesso e frequentemente esposta alle torture”. Le cacce alle streghe erano campagne ben organizzate, intraprese, finanziate ed eseguite dalla Chiesa e dallo Stato.
Questo regime di terrore durò cinque secoli, sotto la benedizione di almeno 70 papi, tutti in qualche modo compromessi con questi orrendi crimini.
L’Isteria, era quindi un elemento di certezza che la donna era posseduta dal demonio, pertanto una strega da torturare e uccidere.
Nel 1956, con l’apertura del Salpêtrière a Parigi, un ospedale costruito per gli accattanti della città, e ben presto trasformato in un manicomio per gli emarginati della società, sembrò che avere isterismi non fosse più una malattia agganciata ancora all’esoterismo e alla religione.
Il problema però permase, tant’é che l’isteria venne ripresa come malattia svolgendo terapie specifiche, anche devastanti, come: purghe, iniezioni di sostanze direttamente nell’utero, salassi, finanche l’isterectomia e la clitoridectomia.
Nel frattempo negli Stati Uniti iniziò ad essere utilizzato il vibratore, ideato come strumento medico elettromeccanico per curare l’insorgenza della isteria.
Nel 1980 la nevrosi isterica viene rimossa dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, però si continua a fornire una cultura specifica cambiando i metodi. Per ulteriori approfondimenti consigliamo le letture di questi due articoli, le terapie sincretistiche ed i massaggi olistici.