2 thoughts on “Interpretazioni esoteriche della figura di Pinocchio

  1. mi complimento con la redazione e mi permetto, se è possibile, un appunto: La studiosa lucchese Daniela Marcheschi, curatrice dell’edizione critica delle opere collodiane ha reso noto che l’iscrizione massonica di Collodi, datata 4 marzo 1884 ed indirizzata a Piero Barbera, figlio di Gaspero, noto editore fiorentino ottocentesco, aveva apposto la seguente frase: ‘In ogni modo mi creda sempre il suo affo Collodi”.

    Le caratteristiche calligrafiche della dicitura ”suo affo” erano state lette come ”fratello” anziche’ come una contrazione di ”affezionato” e tanto era bastato per far nascere l’ipotesi di una affiliazione a una delle varie logge toscane.

    La professoressa Marcheschi, nella scia degli studi condotti da Ornella Catellani Pollidori, ritiene che: ”Dai documenti finora emersi non risulta comunque che Carlo Lorenzini fosse massone”.

    La studiosa ha controllato anche gli elenchi storici dei massoni dell’Ottocento, dove il nome dello scrittore non compare mai.

    Secondo Marcheschi, inoltre, la mancata affiliazione sarebbe ulteriormente confermata da una mancanza di appoggi massonici per poter essere prontamente reinserito nei ranghi della burocrazia amministrativa del Granducato di Toscana e poi del Regno, come risulterebbe da una lettera inedita del 1863.

  2. Non concordo con la professoressa, rispettando i suoi studi, ma nel saggio Pinocchio, Mio Fratello, il massone Giovanni Malevolti scrive di Collodi in questi termini:

    “L’iniziazione di Collodi nell’ordine della massoneria, sebbene non sia riscontrabile da documenti ufficiali, è universalmente risaputa. Aldo Mola, un non-confratello che è generalmente definito come storico ufficiale della Massoneria, ha espresso con certezza che Collodi facesse parte della famiglia massonica. Inoltre molti eventi della vita di Collodi confermano questa tesi. Innanzitutto la creazione nel 1848 di una pubblicazione intitolata “Il Lampione”, che, come egli stesso affermava, ‘illuminava’ tutti coloro che fossero nelle tenebre. E poi l’estrema ammirazione che nutriva nei riguardi di Giuseppe Mazzini (massone e rivoluzionario di primissimo piano).”

    “Ci sono due modi di leggere Le avventure di Pinocchio”, prosegue Malevolti. “La prima è quella che chiamerei “profana” con cui il lettore, molto probabilmente un bambino, impara a conoscere le disavventure del burattino di legno. La seconda è una lettura fatta di simboli, in chiave massonica.”

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