Alle origine del Cristianesimo, il crocefisso non veniva rappresentato con il Cristo inchiodato alla Croce, bensì con un serpente simbolo del 5° elemento, sulla Croce come i Quattro Elementi: Fuoco, Acqua, Aria, Terra.
Nel centro di questa, infatti, veniva posto il simbolo della vita per eccellenza, come cristallizzazione dell’ordine nel caos della materia, il serpente.
Questo Cristo-Serpente è un elemento trasmutante di Fuoco, da qui l’acronimo I.N.R.I, che secondo la tradizione significa “Igne Natura Renovatur Integra”, il Fuoco Rinnova tutta la Natura.
Quindi, con questa energia, che è la “Pietra Filosofale degli Alchimisti” si possono creare Mondi, stelle e pianeti, tutto quanto esiste, perché lei è portatrice di tre forze: Sapienza, Forza e Bellezza, il triangolo perfetto con il quale si esprime la Potenza di Mercurio, la Forza di Marte e la Bellezza di Venere, che riceve dall’Oriente i flussi del Padre sole e della Madre Luna, per diventare l’“Androgino Sacro” o “Grande Architetto dell’Universo”.
Questo serpente così diffamato, non ha nulla di malvagio, né di Satanico e tanto meno di diabolico, perché è il veicolo portatore di vita all’intero creato ed è “penetratore” in quanto è lui il “Christi Serpentis” che si perpetua in eterno senza principio né fine, attraverso le generazioni e in tutti gli Universi.
I veri eretici son i detrattori che non hanno compreso e non comprendendo, hanno girato il vero significato allontanando il credente dalla verità, con l’imposizione ingannevole di altri simboli che non hanno nulla in comune con quello originale.
Da simbolo operativo è stato trasformato in simbolo passivo di fede, con tutto il rispetto dovuto al Gesù sofferente, ma la sola fede non basta per raggiungere l’illuminazione, ci vuole ben altro.
Se il serpente fosse realmente Satana, tutti noi saremmo suoi figli, in quanto l’umanità è nata negli “Inferi”, ma questo non è vero fortunatamente; gli esseri umani possono arrivare ad essere un Tempio vivente e tutto il corpo dell’uomo è sacro.
Il serpente attorcigliato in una mezza Luna e posto sotto il calcagno della Madonna, è un messaggio silente per chi sa interpretare i simboli!
Un antico simbolo cristiano che affonda le sue radici addirittura nel biblico Mosè. Ecco spiegato ad esempio l’affresco presente nella Diocesi di Padova.
Gesù una notte, mentre era in giardino, ricevette una strana visita. Venne da lui, Nicodemo, persona influente e capo tra gli ebrei. Gesù piaceva molto a Nicodemo perciò volle domandargli se fosse proprio lui il Messia e quando si sarebbe rivelato.
Gesù dette una risposta difficile da capire. Disse così:«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così quando io sarò elevato da terra attirerò tutti a me».
Al tempo di Mosè, il popolo ebraico, mentre fuggiva dall’Egitto dirigendosi verso la terra promessa, fu morso da serpenti volanti e infuocati. Molte persone morivano ed era difficile proteggersi.
Dio allora disse a Mosè: «Fatti un serpente di rame (rame perché rosso come il fuoco dei serpenti velenosi) mettilo su un asta, chi guarderà il serpente sarà salvato dal veleno».
Cercate e troverete!
Bussate e vi sarà aperto!
Chiedete e vi sarà dato!