L’ipocrisia è un sigillo ben identitaria in taluni cattolici, di coloro che simulano un comportamento religioso, sorridono, scrivono belle parole di conforto, ma poi all’atto pratico niente altro, sono tiepidi, si nascondono dietro alle solite frasi, quelle che ascoltiamo da secoli e di cui ne siamo già ampiamente pieni di sacchi con la melma.
Nei loro cuori c’è il lievito dei farisei, pontificatori di virtù straordinarie, si può dire eccelse, con frasi che trovi nei profili dei social in cui pubblicano frasi aforistiche d’effetto. Il loro Gesù è costruito su misura, si manifesta dovunque ed in qualsiasi momento, ma scopri che hanno una doppia anima, giustificata dal perdono, il pentimento dell’ultimo minuto.
Caino oggi, più di allora, rimarrebbe attonito dalla perfetta crudeltà efferata di questi ipocriti, falsi cristiani di qualunque credo e spiritualità.
Gesù ha detto parole inequivocabili sui farisei, l’ipocrisia, ed altri comportamenti negativi che affossano l’anima del cristiano.
L’universalità è una dimensione essenziale della fede cristiana, e quando il cristiano incontra l’altro dovrebbe riconoscersi in un debito di amore (cf. Rm 13,8), sempre, senza alcun limite se non quello del rispetto.
Nel campo psicanalitico e materialista, la vita si riduce solo ad un puro rapporto dare-avere fra individui, per cui ognuno importa all’altro solo nella misura in cui gli è conveniente: viene perciò minato alla radice il naturale rapporto di solidarietà fra gli esseri umani che il cristianesimo aveva invece messo al primo posto nella elaborazione della propria visione del mondo.
Di questo si resero conto, per restare in ambito francese, alcuni autori come Roger Caillois e George Bataille, i quali, invece, presero una strada diametralmente opposta a Breton, volta cioè a valorizzare la componente sacrale della vita.
Le comunità parrocchiali vengono identificate da alcuni atei ‘Adulti di Cristo’ e non più figli, in quanto già cresciuti quindi consapevoli e maturi di sapere cosa fare, pertanto gli ipocriti lo sono per scelta, e non scusante per il libero arbitrio per avere l’assoluzione nel momento della confessione.
L’ipocrisia è talmente visibile che, ad esempio, se ci si reca su qualche sito web di blog e quotidiani cattolici si legge il desiderio di offrire “fatti, notizie e avvenimenti sul mondo cattolico e sulle realtà religiose”.
Eppure parlando con alcuni di questi -fantomatici- cattolici riscontriamo quello che più volte stiamo scrivendo da mesi, ovvero soggetti omertosi.
La parabola di Gesù del seme e dei terreni in Matteo 13 rende chiaro che non tutte le professioni di fede sono genuine. Tristemente, molti che professano di appartenerGli saranno sorpresi un giorno nel sentirsi dire: “Non vi ho mai conosciuto. Allontanatevi da me, voi tutti malfattori” (Matteo 7:23).
Quindi coloro che davanti vi sorridono, ma poi all’atto pratico si comportano in modo omertoso, sono quelli che Gesù ha identificato in sconosciuti. E’ inutile che questi cosiddetti cristiani vann alla SS Messa tutti i giorni, pregano sette volte al giorno, se poi nel momento in cui gli bussa il prossimo diventano ipocriti.
Una cosa è certa: tutti questi falsi cattolici verranno dispersi come la sabbia al vento. State certi che possono prendere per il bavero colui dicono amare con la bocca, ma non con il cuore, la punizione sarà la mancata resurrezione e rimarranno nella tomba in eterno.