Ritorniamo sull’argomento del chi e come, perché numerosi utenti hanno riferito su cosa è oggi il catechista cosiddetto ‘moderno’. Noi de Il Cammino Spirituale siamo rimasti al tempo dei Catechiesti a pane e cipolla, ma quelli di oggi si cibano di ben altro.
Prima di tutto facciamoci alcune domande, cioè:
cosa cerchiamo da un catechista?
Com’è fatto oggi (o come dovrebbe esserlo) un bravo catechista?
Il catechista è veramente ciò che dice di essere come persona, oppure è ben altro quindi nasconde se stesso (una maschera) ?
E’ una persona che riconosce quando sbaglia i suoi errori, oppure continua imperterrito nel peccare ?
E’ una persona che ha provato a darsi delle sincere risposte per poi rapportarsi con i giovani?
E’ una persona che realmente ha Dio come padre nella sua vita di cristiano?
E’ una persona che può veramente insegnare ?
E’ una persona che può far sorgere il desiderio di continuare un percorso di salvezza dell’anima?
Queste sono alcune delle tante domande che si fanno sia i genitori dei ragazzi sia gli stessi quando iniziano a frequentare il catechismo.
Siamo in un tempo in cui le posizioni o le idee che professiamo (e che professa chi ci è vicino) si mostrano particolarmente deboli, talvolta sono forti a parole, ma poco profonde e radicate.
L’energia nel dare degli insegnamenti stride poi nel contraddittorio con il proprio comportamento.
La difficoltà non è nel rendere testimonianza di fede, comunicandosi ogni giorno, se poi nella propria vita sociale e cristiana ci si comporta in modo fosco, abietto, opportunista, omertoso, ipocrita.
Il catechista deve essere necessariamente una persona buona, ma se è colui che limona durante un momento di preghiera, pensando di non essere osservato o di far leva sull’omertà di chi lo vede, è bene per lui ‘dimettersi’ da solo dal suo incarico.
Il catechista non deve essere un odiatore del prossimo, non attende la conclusione dell’ora di catechismo come la fine di un’agonia, cerca di creare un clima positivo nella stanza di catechismo, quando legge la parola di Dio traspare l’entusiasmo di leggere qualcosa di importante.
Quando un bambino chiede se quelle che sta ascoltando sono “tutte storie”, il catechista risponde con sincerità evitando di rimproverarlo per aver fatto domande curiose, poiché quelle ‘storie’ salvano vite.