L’espressione «Terra Santa» ha un certo numero di sinonimi: «Terra Pura», «Terra dei Santi», «Terra dei Beati», «Terra dei Viventi», «Terra d’Immortalità», e che queste designazioni equivalenti si riscontrano nelle tradizioni di tutti i popoli e che si applicano essenzialmente ad un centro spirituale la cui localizzazione in una determinata regione può essere intesa, a seconda dei casi, sia in senso letterale che simbolico, oppure in entrambi i sensi. Ogni «Terra Santa» è anche designata con espressioni come: «Centro del Mondo» o «Cuore del Mondo», e ciò richiede alcuni chiarimenti, poiché, quantunque diversamente applicate, queste designazioni uniformi potrebbero facilmente comportare delle confusioni.
Se consideriamo, per esempio, la tradizione ebraica, vediamo che nel Sepher Ietsirah si parla del «Santo Palazzo» o «Palazzo Interiore» che è il vero «Centro del Mondo», nel senso cosmogonico; e vediamo anche che questo «Santo Palazzo» si riflette, nel mondo umano, nella residenza in un certo luogo della Shekinah, che è la «presenza reale» della Divinità.
Per il popolo di Israele, questa residenza della Shekinah era il Tabernacolo (Mishkan) il quale, per questo motivo ed in forza di questa presenza, era considerato il «Cuore del Mondo», poiché era effettivamente il centro spirituale della sua tradizione. D’altronde, questo centro non fu un luogo fisso fin dall’inizio; quando si tratta di un popolo nomade, come in questo caso, il suo centro spirituale deve spostarsi con esso, rimanendo tuttavia sempre identico nel corso degli spostamenti.
La «Terra Santa» è l’equivalente dell’Omphalos, che era, anch’esso l’immagine visibile del «Centro del Mondo» per il popolo che abitava la regione in cui era posto.
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