La pietra d’angolo è un’espressione storicamente d’origine ebraica (Isaia, 28,16-17): Pertanto, così parla il Signore Jahve: “Eccomi, io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, da fondamento; chi vi crede non vacillerà. Io dispongo il diritto come misura e la giustizia come livella.” Dunque, uno, tra gli altri, dei suoi originari significati è l’immagine del condottiero che coordina il popolo. Consultando la cabalistica Zohar, citando i Salmi (118, 22), che sono il testo più antico nel quale rinveniamo il detto di Tomaso, si legge:”La pietra scartata (cioè quella che si è staccata dal trono di Dio ed è precipitata nell’abisso) dai costruttori (e cioè dalle Sefirot dell’edificio cosmico) è diventata pietra d’angolo (cioè fondamento del mondo).” Questo concetto è ricordato da Gesù e lo ritroviamo anche nei Vangeli canonici del Nuovo Testamento (Matteo, 21,42):”La pietra che hanno scartato i costruttori, questa è diventata capo d’angolo. Questa è l’opera del Signore, ed è meravigliosa agli occhi nostri.” Altrettanto analoghe parole le leggiamo, in Marco (12, 10), Luca (20, 17) e negli Atti (4,11): “Egli è la pietra, disprezzata da voi costruttori, diventata capo d’angolo.” Ed ancora in San Paolo (Epistola agli Efesini, 2, 20) in cui Cristo è la pietra angolare su cui si fondano apostoli e profeti e su tale fondamento s’inseriscono come pietre vive i cristiani in una costruzione ben allestita che cresce come un tempio santo. Il medesimo concetto esprime San Pietro nella Prima Epistola (2, 5):”E voi stessi come pietre vive costruitevi a somiglianza di un tempio spirituale, così da formare un santo sacerdozio e per mezzo di esso offrire sacrifici spirituali.” Altrettanto riscontriamo nelle parole di Sant’Agostino:”Le pietre vengono estratte dalla montagna dai predicatori della verità per venire poi squadrate, affinché possano inserirsi nel Tempio eterno. Al momento molte pietre sono nelle mani dell’Artefice; voglia il cielo che nessuna di esse cada dalle sue mani, affinché ciascuna acquisisca il giusto formato che le consentirà d’integrarsi nella costruzione del celeste edificio.” Chi è addestrato alle correlazioni architettoniche con quelle alchimistiche vedrà la corrispondenza tra i quattro elementi e la “quintessenza”, per cui in architettura il compimento dell’opera è la “pietra angolare”, in alchimia è la “pietra filosofale”. La “pietra angolare” è in realtà una “chiave di volta” (keystone), è l’energia che trasforma, ciò che è potenza e ciò in cui l’uomo può trasformarsi, il trascendente, la gnosi che tutto ciò che esiste è spirito e che ne riconosce l’essenza onnipresente. Essa, la “chiave di volta”, è collocata dall’alto quindi rappresenta la “pietra discesa dal cielo”, cioé Cristo.
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