Don Epicoco in una lettera pubblicata sul suo profilo in un social net: «[…] Non si diventa preti per essere benvisti.
[…] Si diventa preti per rendere l’invisibile visibile. Come accade sull’altare. Si diventa preti per essere una presenza. […] Amare non è un mestiere, è sentirsi responsabili. Fare il prete non è un mestiere.
[…] La sua presenza è la cosa più convincente, non le sue parole, i suoi ragionamenti, le sue raccomandazioni.
L’amore salva solo se è gratuito. È questo lo scopo di ogni vero amore: amare senza contraccambio. Amare a fondo perduto. Amare e basta. Come fa una madre, un padre, un vero amico, o chiunque fa le cose con amore.
[…] Si diventa preti per diventare servi inutili proprio come diceva Gesù.
Servi inutili a tempo pieno!
Servi senza un utile.
Servi gratuiti.
Don Epicoco