
Uno degli appellativi di Gesù è “Emmanuele”, che significa “Dio con noi” (Matteo 1:23). Quando Gesù venne in questo mondo, letteralmente Egli era “Dio con noi”. Poiché Dio è con noi, sappiamo che non saremo mai separati dal Suo amore (Romani 8:38-39).
La presenza di Dio ci assicura che possiamo compiere la volontà che Lui ha per noi (1 Cronache 22:17-19).
La presenza di Dio vince la nostra paura, le nostre preoccupazioni e il nostro malcontento (Ebrei 13:5).
In Galati 2:20, Paolo dice: “è Cristo che vive in me”. Poi in Galati 3:5 dice che Dio ci ha dato il Suo Spirito. In Galati 3:26-27, dice che i credenti sono “battezzati in Cristo” e “rivestiti di Cristo” (Dio ci è vicino tanto quanto lo sono i nostri vestiti!).
Galati 5 successivamente tratta i frutti dello Spirito e al versetto 25, dichiara: “Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito.”
Dio, in tutte e tre le Persone della Trinità, è costantemente con i credenti rinati.
Lo Spirito Santo in noi prega sempre per noi (Romani 8:26). Ci viene detto di pregare incessantemente (1 Tessalonicesi 5:17), ossia di mantenere un atteggiamento di preghiera e di recettività così da poter verbalizzare la preghiera a Dio ogni volta che ci guida a farlo. Egli è vicino ai suoi figli, attento al loro grido (Salmi 34:15).
Dio è vivo ed è vicino. Vuole comunicare e entrare in comunione con noi. Questa è la gioia della vita cristiana.
Dio è pane che si consegna alla fame dell’uomo. Si dona. Nutre e scompare: prendete, è per voi!
Il miracolo grande: non siamo noi ad esistere per dio, ma è Lui che vive per noi. (P. Ermes Ronchi).
Per l’ispirazione sopra scritta ringrazio Don Leonardo Guerri ed i fratelli e le sorelle intervenuti durante la Lectio Divina, presso la parrocchia di Santa Maria a Coverciano.
Federico