Il dicastero è stato istituito inizialmente come Segreteria per la comunicazione da papa Francesco con la lettera apostolica, in forma di motu proprio, nel contesto comunicativo del 27 giugno 2015.
Il 6 settembre 2016 è stato promulgato lo Statuto, entrato in vigore il 1º ottobre successivo.
Il 23 giugno 2018 ha assunto il nome attuale.
Il dicastero è stato confermato dalla riforma della Curia romana attuata da papa Francesco con la costituzione apostolica Praedicate evangelium del 19 marzo 2022.
Compiti
Il Dicastero per la comunicazione è articolato in cinque direzioni: direzione degli affari generali, direzione editoriale, direzione della sala stampa della Santa Sede, direzione tecnologica e direzione teologico-pastorale.
Al nuovo dicastero della Curia romana è affidato il compito di ristrutturare complessivamente, attraverso un processo di riorganizzazione e di accorpamento, «tutte le realtà che, in diversi modi, fino ad oggi, si sono occupate della comunicazione», al fine di «rispondere sempre meglio alle esigenze della missione della Chiesa». Le realtà coinvolte in tale processo sono[4]:
Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali;
Tipografia poliglotta vaticana;
Libreria editrice vaticana;
L’Osservatore Romano;
Servizio Fotografico;
Radio Vaticana;
Sala stampa della Santa Sede;
Centro Televisivo Vaticano.
Il 1º gennaio 2019 si è concluso il processo di accorpamento di tutti i media.
Cronotassi
Prefetti
Dario Edoardo Viganò (27 giugno 2015 – 21 marzo 2018 dimesso e nominato assessore del medesimo dicastero)
Paolo Ruffini, dal 5 luglio 2018
Segretari
Lucio Adrian Ruiz, dal 27 giugno 2015
Direttori della direzione editoriale
Andrea Tornielli, dal 18 dicembre 2018
Assessori
Dario Edoardo Viganò (21 marzo 2018 – 31 agosto 2019 nominato vicecancelliere della Pontificia accademia delle scienze e della Pontificia accademia delle scienze sociali)
Assistenti ecclesiastici
Luigi Maria Epicoco, dal 16 giugno 2021