Benedetto XVI smaschera le ipocrisie del mondo raccontando che esiste una sola verità, quale del Vangelo, che parte da uno storico riconosciuto: la vita di Gesù Cristo nel mondo, e che è solo da questi dati concreti che possiamo andare avanti.
Noi ‘Soldati di Cristo’ , ‘Cavalieri di Malta’ dell’antica tradizione bisogna sempre avere uno sguardo verso Cristo.
Nelle biografie di Benedetto XVI leggiamo è il primo progressista e poi conservatore.
Benedetto XVI è sempre rimasto se stesso. Non è in opposizione semplicemente perché non la concepisce.
Pensa alla fede, alle tradizioni, alle persone.
Fondamentalmente, non esiste teologia più popolare di quella di Benedetto XVI.
Gli occhi distesi verso la vita quotidiana che si svolge verso la Resurrezione.
Il capitolo sulla risurrezione del secondo volume di Gesù di Nazaret è quello che ha impiegato più tempo da scrivere per Benedetto XVI.
Ha lavorato lì, cercando di capire la straordinaria novità di questo fatto, perché – scrive – nessuno aveva pensato a un Messia crocifisso, e “ce l’hanno fatta lì – ha scritto Ratzinger – e sulla base di questo fatto è stato necessario leggere le Scritture in un modo nuovo”.
Fonte
eucharistiemisericor.free.fr