Fra i media cattolici c’è chi fa pesare il loro lavoro verso i cristiani in modo davvero enigmatico. Pur essendo sovvenzionati dallo Stato Italiano si prodigano nel trovare formule anche piuttosto fantasiose per raccattare soldi a fondo perduto.
Mi vengono in mente due o tre esempi più eclatanti, come rendere disponibile gratuitamente, tramite la Libreria Editrice Vaticana (LEV), il libro della Via Crucis e il libro Forti nella Tribolazione, un “libro vivo”, in continuo aggiornamento, che propone una raccolta di testi ecclesiali e degli interventi del Papa sulla pandemia e che vuole essere segno e dono in questo periodo segnato dal dolore e dalla sofferenza.
Oppure rendere ancora più universale la partecipazione alle principali liturgie pontificie, permettendo anche alle persone con disabilità comunicative e uditive di seguirle in diretta via web con Vatican News, su un canale dedicato alla traduzione nella Lingua dei Segni.
Ed ancora permettere che chiunque, da ogni parte del mondo, può assistere in diretta streaming alle Sante Messe mattutine da Casa Santa e alle celebrazioni liturgiche della Settimana…
Insomma a me fa un pò ribrezzo talvolta nel leggere queste richieste di donazioni sapendo che ogni mese codesti ricevono uno stipendio fisso, grazie alla legge delle Guarantige dell’allora fu Mussolini.
Il problema è che diversi